Lo Straniero della Valle Oscura – The Dark Valley (2014)

Aggiornato il Giugno 15, 2015 da Il Guru dei Film

Il sorprendente western austriaco ambientato sulle Alpi.
Fine 800, in un impervio paese ai piedi delle Alpi arriva uno straniero a cavallo, da quelle parti è un fatto raro, si tratta di Greider, un giovane che viene dall’estero …

L’accoglienza per Greider è fredda, in paese comandano i membri della famiglia Brenner che con riluttanza gli offrono un alloggio presso la casa di due donne, madre e figlia, incuriositi anche dalla singolare professione del forestiero: il fotografo. Greider dice di volere fotografare nuovi posti ma la ragione del suo arrivo è un’altra….

Dal nulla o quasi sbuca fuori un film western europeo fatto coi fiocchi, per di più prodotto nella periferica (per il cinema) Austria. Se poi si aggiunge il fatto che The Dark Valley è ambientato sulle Alpi, è difficile nascondere la sorpresa, un film capace di inserirsi in un genere classico sempre meno frequentato, nonostante le recenti attenzioni di Tarantino, e con poche speranze di fare grandi incassi. E difatti, state certi, che di The Dark Valley sentirete poco parlare, i più a torto lo scanseranno dato che è privo di nomi di richiamo, nonostante nel ruolo del protagonista Greider sia relegato un attore inglese, Sam Raley, bravo e visto in diverse pellicole recenti (Byzantium, Maleficent) ma ancora poco noto.

Il regista Andreas Prochaska compie un mezzo miracolo nel rendere credibile l’ambientazione montana europea unita a una storia di vendetta che trasuda mistero e intensità, in linea con i gloriosi western italiani degli anni 60. The Dark Valley riporta a quel cinema di genere (del passato) in cui gli stilemi tipici di Hollywood vengono piegati a una sensibilità autoctona e personale, per restare in ambito western recente bisogna andare in oriente verso film come “Sukiyaki Western Django” e “Il buono, il matto, il cattivo”. Il film austriaco ha però dalla sua una credibilità di fondo, non si tratta di un’opera astratta, gli scenari sono realistici e i personaggi si muovono e agiscono in un contesto storico plausibile, siamo verso la fine dell’800 e Greider giunge dalla lontana America con un nuovo inedito marchingegno chiamato macchina fotografica.

Greider viene a contatto con una realtà arcaica, introdotta dall’azzeccata voce off di una giovane testimone, radicata nella cultura contadina e sottomessa in una gerarchia quasi a carattere feudale incarnata dal potere di un unica famiglia guidata da un patriarca, il vecchio Brenner. Dopo un breve prologo che vede la violenza ai danni di una coppia nascosta in uno scantinato, si assiste all’arrivo del protagonista tutto vestito di nero, quasi a sottolineare il tono lugubre e funesto di quello che sta per arrivare, Prochaska anche sceneggiatore è abile a non svelare subito le carte, prepara invece il terreno descrivendo con notevoli inquadrature i paesaggi freddi della splendida ambientazione e concentrandosi sulla rude vita del villaggio.

Con il procedere della storia la componente “revenge” si impone come nei migliori western italiani, più volte vengono in mente, del resto anche “Il Grande Silenzio” di Corbucci è stato girato (nei pressi di Cortina) non molto lontano dalle stesse zone, emerge una brutta storia di ingiustizie e prevaricazioni che devono essere lavate con il sangue. Greider diviene il cavaliere oscuro che tutti cercano e temono, ci saranno morti misteriose, punizioni implacabili con fucili puntati in faccia, duelli mortali sulla neve schizzata di sangue. Lo scenario è incredibile, la ricostruzione storica impeccabile, i personaggi secondari di contorno pure, per uno dei migliori film western del nuovo millennio. Imperdibile.

Tit.originale: Das Finstere Tal
Paese: Austria
Rating: 8/10