Lussuria-il romanticismo del sesso esplicito

Aggiornato il Gennaio 4, 2008 da Il Guru dei Film

lussuria

Ambientato a Shangai nel 1942, durante l’occupazione giapponese, il film di Ang Lee Leone d’Oro all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, racconta la complessa relazione tra una giovane attrice e un collaborazionista.

Lussuria è il film di Ang Lee che ha vinto il Leone d’Oro all’ultima Mostra del Cinema di Venezia. Come Brokeback Mountain, racconta un amore romantico impossibile, il dovere contro la libera volontà, con una spiccata vocazione epica e una chiara denuncia della repressione. Il western sull’amore gay ha vinto l’Oscar e ha incassato 80 milioni di dollari solo negli Usa (dove Ang Lee vive da 30 anni). Lussuria in America è uscito con il divieto ai minori di 17 anni e ha incassato meno di cinque milioni di dollari. Tra i due film c’è un’altra caratteristica comune, per altro messa in evidenza dallo stesso regista nelle sue interviste: entrambi sono tratti da racconti brevi che il regista ha dilatato. Nel caso del Leone d’Oro di Venezia si tratta di un testo di Eileen Chang, una delle scrittrici cinesi più popolari. La storia è un thriller di spionaggio, ambientato a Shanghai nel 1942, durante l’occupazione giapponese della Cina. Protagonista è Wong Chia Chi, una giovane attrice che recita in una troupe teatrale impegnata nella resistenza agli invasori. I suoi compagni progettano l’assassinio di un uomo d’affari locale, Mr Yee, che collabora con i giapponesi. L’attrice deve guadagnarsi la sua fiducia diventandone l’amante. Ci riesce, ma con sua sorpresa si ritrova emotivamente sopraffatta: Mr Yee inizialmente è  un inquisitore e lei la donna che deve tradirlo. L’elemento destabilizzante è l’intensità della relazione erotica, che finisce per portarli proprio a ciò che doveva essere negato e non può essere esplicitato: l’amore. L’esordiente Tang Wei, che interpreta Wong, si ritaglia un ruolo memorabile, mentre Mr Yee è Tony Leung, il protagonista di In the Mood for Love. Il centro del film è la relazione sessuale che si instaura tra i due protagonisti, una relazione raccontata in sequenze assolutamente esplicite (in Cina il film è  stato programmato in versione edulcorata) tanto da spingere Ang Lee a raccontare che ‘girarle e’ stato molto doloroso’.
Paolo Biamonte