“Martyrs” subisce continui cambi di direzione, impossibile riuscire a capire dove questo viaggio nella paura possa terminare, sul finale che deve rimanere una sorpresa (sconvolgente) si può solo segnalare la presenza di un indimenticabile e inquietante personaggio detto “Mademoiselle”.
La bravura delle due protagoniste femminili è uno dei motivi della riuscita del film, una prova fisica e psicologica non indifferente che travolge i corpi sino alla trasfigurazione, la disturbata Lucie ha il volto di Mylène Jampanoi, una ragazza affetta da visioni terrificanti che la inducono ad auto-mutilazioni tremende, la sua amica Anne è interpretata da Morjana Alaoui, trascinata dalla compagna in un incubo senza speranza verso le porte dell’inferno che si materializzano in un’anonima villa sperduta nel bosco.
A seguito di lunghe controversie il divieto in patria per il film di Laugier è stato abbassato dai minori di 18 anni ai 16 anni, in Italia è uscito vietato per i minori di 18 anni per le esplicite sequenze di violenza, alcune estenuanti, tra le quali è possibile intravedere, incredibile a dirsi, momenti che possono toccare le corde della commozione. Prodotto con un budget ridotto “Martyrs” ha una potenza devastante che testimonia la vitalità della nuovelle vague horror francese ormai presente da anni con pochi titoli (“Frontieres“, “A l’interieur“, ecc.) ma tutti significativi, un’opera importante che in un’ideale top-ten-horror del decennio occupa le prime posizioni. Imperdibile.
Titolo Originale: “Martyrs”
Paese: Francia/Canada
Rating: 9/10