Merentau (2009)

Film: Merentau

La storia é molto semplice e lineare, per certi versi ricorda il primo "Ong Bak" ma anche alcuni film di Bruce Lee, con l'eroe che lascia la campagna ricca di valori e scenari idilliaci per ritrovarsi nella dura realtà urbana, in questo caso Jakarta, corrotta e violenta. Insomma le solite semplificazioni con poche sfumature minano anche "Merantau", con l'aggiunta di situazioni drammatico-patetiche al limite del sopportabile, per fortuna le belle e numerose scene di combattimento riescono a tenere in piedi il film sino alla fine. Il Silat resta un'arte piuttosto misteriosa per il grosso pubblico, in gran parte si tratta di una tecnica di lotta piena di contatti ravvicinati con l'avversario utili a sferrare colpi e prese micidiali, in grado di causare i maggiori danni possibili e spesso mortali. A inizio film il protagonista esegue, insieme al maestro che lo ha istruito, un combattimento Silat (Tiger Silat, in onore alle movenze della tigre) vestito con i costumi tipici indonesiani, a dire il vero questo è forse l'unico momento dove si possono gustare dei veri movimenti originali dell'arte marziale di quei posti, in seguito appare evidente l'influenza del cinema di Hong Kong e Thailandia.

I combattimenti giungono con il crescere della drammaticità degli eventi, Yuda si prende a cuore le sorti di un ladruncolo e della sorella finita nelle grinfie di un'organizzazione criminale, nella prima ora quindi pochi scontri e nemmeno tanto violenti, poi con l'entrata in scena di un boss e del suo aiutante, entrambi di origine occidentale, la situazione precipita e il protagonista inizia una personale lotta contro decine di avversari per liberare la ragazza nel frattempo trascinata in una vera e propria tratta di donne da sfruttare nella prostituzione. Iko Uwais ha un'ottima presenza scenica e un'abilità fuori dal comune nei movimenti marziali, molto elegante e potente quando serve, impegnato in divertenti inseguimenti e duelli sempre più cruenti. Uno dei migliori corpo a corpo è quello ambientato in un ascensore tra Yuda e l'ex-amico Eric, Yayan Ruhian anche coreografo del film, claustrofobica e micidiale lotta tra prese e capovolgimenti di fronte preludio al gran finale. In un deposito container si svolge la resa dei conti tra Yuda e decine di ulteriori avversari scagliati dal boss, con il volto deturpato dalle ferite di un bicchiere frantumato nel precedente confronto, la regia intanto é sempre più mobile con grande uso di steadycam e carrelli spettacolari. Molto bello anche l'ultimo duello a tre con Yuda contro il boss e il suo aiutante, cruento e dal montaggio serrato. Chiusa strappa-lacrime che quasi rovina tutto. La versione internazionale è di 106 minuti mentre la director's cut indonesiana di 136.

Tit. Originale: "Merantau"
Paese: Indonesia
Rating: 7/10