Miami Vice (2006)

Miami Vice” è un film violento e spietato, in cui la gente viene torturata ed eliminata con metodica precisione: la sequenza con la telecamera posta all’interno della macchina, che riprende i corpi dilaniati di alcuni agenti infiltrati investiti da una pioggia di proiettili, lascia basiti per l’efferatezza dell’esecuzione. Per fronteggiare i peggiori narcotrafficanti del mondo la squadra di Crockett e Tubbs si muove con un’impostazione paramilitare, tutti sono abili a maneggiare le armi e le tattiche di incursione e attacco sono coordinate senza sbavature, i personaggi di Farrell e Foxx sono freddi e determinati ma incapaci di nascondere emozioni travolgenti, la storia d’amore tra Crockett e Isabella divampa improvvisa e circoscrive alcune delle migliori sequenze dell’intero film: la traversata in off-shore verso L’Avana (Cuba) per andare a bere il migliore mojito in circolazione, il ballo appassionato sotto lo sguardo disperato di Yero che trattiene le lacrime di rabbia (semplicemente fantastico).

Film: Miami Vice

Colin Farrell convince nel ruolo di Crockett, misurato e introspettivo (può passare inosservato ma lo sguardo che rivolge ad un certo punto verso il mare dice più di qualsiasi parola), il look con capello lungo e baffo è perfetto e sexy al punto giusto tanto da rivaleggiare senza problemi con il mitico Don Johnsonn, Jamie Foxx è Rico Tubbs, un personaggio divenuto saggio e pragmatico in possesso di sangue freddo, spiace invece che il resto della compagnia sia contemplata in maniera marginale, la coppia Zito-Switek compare fuggevolmente e anche le partner femminili Trudy e Gina pur presenziando maggiormente si vedono poco. Il tenente Castillo ha il volto afro-americano di Barry Shabaka Henley e lo stesso piglio autoritario dell’indimenticato capo-sezione interpretato nella serie originale da Edward James Olmos.

Se non fosse per certe incongruenze di sceneggiatura (la bomba a mano tirata fuori durante un incontro tra trafficanti, la sequenza inverosimile dell’irruzione nella roulotte) e la poca attenzione verso alcuni personaggi storici “Miami Vice” si potrebbe considerare un capolavoro assoluto, un action emozionante e incalzante con dei villains fantastici a partire dall’ascetico e imperturbabile Montoya (Luis Tosar) e i temibili neo-nazi capitanati da Tom Towles (“La casa dei 1000 corpi“), anche se il migliore è forse lo Yero di John Ortiz. Menzione particolare per la prova di Gong Li nella parte di Isabella, ormai un’attrice di culto a dispetto della qualità delle pellicole (“Hannibal Le origini“) in cui presenzia.

Michael Mann dirige con classe sopraffina al punto che anche la ripresa del volo di un aereo tra le nuvole diviene un’esperienza toccante, i paesaggi sono straordinari e le locations studiate nei minimi dettagli, le sequenze d’azione hanno la forza grezza delle pallottole che penetrano nelle carni. Grande finale con una sparatoria gigantesca nei pressi del porto di Miami e un addio da groppo in gola. Un filmone che ha ricevuto tiepidi consensi di critica e pubblico, cosa che accade spesso purtroppo.

Titolo Originale: “Miami Vice”
Paese: U.S.A.
Rating: 9/10