Mostri contro Alieni – Ecco il cartoon in 3D

Film: Mostri contro AlieniIl nuovo film della DreamWorks è ispirato ai b movie fantahorror degli anni ’50 ed è realizzato con la tecnologia che prevede schermi attrezzati e la visione con gli occhiali e che dà allo spettatore l’impressione di essere dentro lo schermo.

Mostri contro alieni segna l’inizio dell’era del 3D nel cinema d’animazione e non è certo una sorpresa che a lanciarla sia la DreamWorks. Tanto per capirsi si tratta di quella tecnologia che prevede schermi attrezzati in sala e, da parte dello spettatore, un sovrapprezzo e la visione con gli appositi occhiali.
E trattandosi di una tecnologia usata negli anni ’50 (e poi nei parchi giochi), Mostri contro alieni, con il consueto spirito citazionista-metacinematografico dei cartoon DreamWorks, è dichiaratamente e ironicamente ispirato ai B movie di fantahorror del periodo.
La protagonista è Susan, fidanzata di un metereologo tutt’altro che amabile, nel giorno del suo matrimonio viene colpita da un meteorite e diventa un gigante. Come da manuale, a quel punto interviene l’esercito che la rinchiude in un carcere di massima sicurezza dove i suoi compagni di cella sono quattro mostri, ovviamente simpaticissimi. A quel punto arriva sulla Terra un’astronave aliena comandata dal macrocefalo Galaxhar e abitata da replicanti che rispondono alle offerte di pace di mr. President in persona annientando la delegazione inviata ad accoglierli. Si scatena l’allarme e a occuparsi della faccenda viene chiamato il generale Monger e la sua squadra di mostri guidata da Susan.

Film: Mostri contro Alieni

Mostri contro alieni non usa la 3D nel senso classico, ovvero per far uscire le cose dello schermo e lanciare oggetti o personaggi contro lo spettatore. La tecnologia è usata per aggiungere la dimensione della profondità al cartoon che in questo modo, dal punto di vista della visione, acquista le stesse caratteristiche del cinema girato con attori e dal vivo.
Questa operazione diventa così la carta in più e allo stesso tempo il limite del film perché, ovviamente, l’effetto sorprendente delle tre dimensioni, che ovviamente ha un effetto limitato, non può essere la sua unica ragion d’essere.
Mostri contro alieni è un film che vive di citazioni di film e ammiccamenti ai tic di attori famosi, che ha momenti di grande spettacolarità e qualche battuta divertente ma manca di quell’irresistibile carica comico-trasgressiva che ha fatto di Shrek un capolavoro che ha fissato uno standard narrativo per il cartoon digitale.
Ha ragione chi ha individuato nella corsa alla riproduzione del cinema live action il limite più vistoso di una meraviglia tecnologica che fa rischiare al cartoon di perdere la sua identità di cartoon, di un universo che ha la sua capacità fascinatoria proprio nella sua irrealtà, nell’essere un mondo parallelo dove le cose accadono in barba a qualunque principio di verosimiglianza.
Paolo Biamonte