Big Hero 6: interviste a Insinna, Raffaele e Moreno

Aggiornato il Dicembre 15, 2014 da Il Guru dei Film

Nelle sale italiane dal 18 dicembre l’attesissimo Big Hero 6, 54esimo Classico Disney diretto da Don Hall e Chris Williams e ispirato all’omonimo fumetto della Marvel.

Intervista a Flavio Insinna

La pellicola vede come protagonisti il giovane Hiro Hamada, esperto di robotica, e Baymax, un Operatore Sanitario Personale capace di curare quasi ogni malattia. Insieme ad un gruppo di amici bizzarri e drammaticamente nerd, Hiro e Baymax indagheranno su un complotto che mette a rischio la città di San Fransokyo, regalando agli spettatori gag, risate e moltissime emozioni.

Le voci italiane scelte per doppiare i personaggi del film sono quelle di Flavio Insinna (Baymax), Alex Polidori (Hiro Hamada) e Virginia Raffaele (Cass Hamada), che sostituiscono rispettivamente Scott Adsit, Ryan Potter e Maya Rudolph.
In occasione della première romana della pellicola, abbiamo intervistato Flavio Insinna e Virginia Raffaele, che ci sono sembrati intimoriti ma felicissimi del compito che sono stati chiamati a svolgere.

“È stata una bellissima avventura, che non sarebbe finita così se non ci fosse stato Massimiliano Manfredi – dichiara Flavio ai nostri microfoni, complimentandosi con il Direttore del doppiaggio – un uomo molto elegante, straordinariamente bravo, che doppia attori americani di fama mondiale e che ha dovuto perdere un po’ di tempo con me per farmi doppiare Baymax”.

“Baymax è una meravigliosa macchina della felicità. – continua poi Flavio – Vorrei averlo a casa vivo, vero, che mi cura e mi coccola. Quando vedrete il film capirete che in questo periodo così faticoso per il nostro paese, se tutti avessimo a casa un Baymax vivo e vegeto ci aiuterebbe. Dovrebbe essere Presidente della Repubblica dopo Napolitano, sperando che Napolitano ci governi ancora per 1000 anni. Dopodiché Baymax for president, risolverebbe in maniera rassicurante e coccolosa un sacco di problemi”.

Nonostante l’entusiasmo, tuttavia, sembra che Flavio non voglia ripetere l’esperienza: “Un’esperienza che credo sarà unica. – scherza il conduttore – Si può fare una volta il film di Natale, poi non mi riuscirebbe così bene come questo”.

Intervista a Virginia Raffaele

Virginia Raffaele, al suo debutto nel mondo del doppiaggio, non nasconde invece la propria soddisfazione: “È stata un’esperienza bellissima – commenta – perché essere in un cartone animato della Disney è sempre stato un po’ il mio sogno, adesso posso dirlo. È stata un’emozione quando mi hanno chiamato per fare il provino, ho pregato e sperato che mi scegliessero”.

Intervista a Moreno Donadoni

Abbiamo intervistato anche Moreno Donadoni, che arricchisce la colonna sonora del film con il brano Supereroi in San Fransokyo, prodotto da Don Joe (Club Dogo).

“È stata una bellissima sorpresa per me. – commenta Moreno ai nostri microfoni – C’era la possibilità di poter fare questo pezzo e non era così scontato che io venissi approvato, perché parliamo di un cartone e di un progetto molto grande. L’ho presa con molto entusiasmo e con molta serietà per avere un risultato che fosse ad hoc per questo cartone. Sono molto felice, anche perché sarebbe un sogno per chiunque far parte della famiglia Disney, a casa ho ancora dei cimeli in cassetta dei grandi classici”.

E cosa ne pensa del fatto che sia lui che Francesca Michielin, vincitori di due talent, siano arrivati ad accaparrarsi un ‘posto’ in colonne sonore di film internazionali? “Avevo letto la notizia che riguardava Francesca sul web – risponde Moreno – e avevo appunto pensato che fosse una cosa super figa e molto interessante. Io in realtà lei non la conosco benissimo. Quando è capitato anche a me, ho detto sì con entusiasmo. Se i talent hanno una marcia in più? Non lo so, molte persone del mio ambiente pensano che siano una scorciatoia. Secondo me dipende dal punto di vista. Non penso che i talent abbiano una marcia in più, ma forse considerando che molta gente li guarda, se uno riesce a classificarsi in posizioni buone esce dal programma già molto conosciuto dal pubblico. Poi lì inizia però il vero lavoro”.

by funweek.it/cinema