Aggiornato il Marzo 9, 2015 da Il Guru dei Film
Nel mondo del cinema i registi non sanno mai quando l’ispirazione potrebbe colpirli: questo vale anche per il famoso elmetto di Lando Calrissian, il cacciatore di taglie in Star Wars: il ritorno dello Jedi.
Il suo disegno, infatti, è stato creato quando il costumista del film, scherzosamente, mise un guanto da baseball sopra la testa di uno dei suoi collaboratori.
La curiosità è stata rivelata nel corso dell’ultimo episodio di Star Wars Insider, che espone citazioni del costumista Nilo Rodis-Jamero.
Il regista, in merito all’origine dell’elmo, ha dichiarato: “Ricordo che ogni venerdì pomeriggio, solitamente, correvano fuori dal ranch e giocavamo a baseball. Ricordo che, scherzosamente, mettendo un guanto da baseball sulla testa del tecnico Wade Childress, è nato il travestimento del personaggio”.
In un secondo momento, Rodis-Jamero aveva chiesto al tecnico di posare per lui con il guanto sul capo e, dopo averlo fotografato con una Polaroid il resto del casco venne realizzato: così nacque l’elmetto. Se osserviamo bene quest’ultimo, si può notare che il guanto da baseball è l’elemento portante del design. Le linee nella parte superiore dell’elmo, infatti, sono simili agli spazi tra ogni ‘scomparto dito’.
Al momento, però, rimane da chiedersi cosa ha ispirato il pezzo, per certi versi inquietante, che circonda la parte anteriore del suo volto.
Sembra essere una sorta di mascella con denti affilati ai lati, che potrebbe appartenere a una creatura mostruosa (un alieno). Stando ad alcune voci, il pezzo potrebbe essere stato tagliato via dalla ‘bestia’ e poi utilizzato come maschera.
Da vedersi è orribile, ma bisogna considerare che l’obiettivo primario di Lando non è certo quello di attirare l’attenzione su di sé, anche perché un uomo così difficilmente si dimentica.
In questo modo viene mostrata la creatività sorprendente dei realizzatori della pellicola, anche se per la maggior parte della gente vedere un ragazzo con un guanto da baseball in testa fa ridere, o non lascia pensare a nulla.