Thailandia: il saluto di The Hunger Games

Aggiornato il Giugno 9, 2014 da Il Guru dei Film

A dimostrazione del fatto che il mondo della cosiddetta fiction e, più in particolare, quello del cinema influenzino ormai in tutto e per tutto la vita degli esseri umani, arriva una notizia dalla Thailandia, che può sembrare curiosa, ma che – proprio per la sua serietà – indica l’indiscutibile potere dei media.

 

 

Il 22 maggio la nazione si è resa protagonista di un colpo di stato dell’esercito nei confronti del governo e l’intero paese è ora in balia delle proteste e delle manifestazioni.

Gli anti-golpisti hanno scelto un gesto non proprio casuale per portare avanti la loro battaglia contro il regime militare: si tratta del celeberrimo saluto a tre dita della saga The Hunger Games, trasposizione cinematografica dei libri di Suzanne Collins, in cui il gesto indica un applauso silenzioso, ammirazione e acquisisce poi una vena più politica, di opposizione al regime di Capitol City.

Difficile credere che i protestanti abbiano attinto ad un tale blockbuster – generalmente considerato per adolescenti – per un gesto così importante, eppure in tutti i siti del mondo sta rimbalzando la notizia del saluto preso in prestito, che ora il regime militare sta pensando addirittura di vietare, in quanto “chiara forma di resistenza”.

“Sappiamo che viene dal film – ha dichiarato il portavoce della giunta militare – e diciamo che rappresenta la resistenza contro le autorità. Se un singolo individuo alza tre dita in aria, non lo arrestiamo. Ma se si tratta di un gruppo politico di cinque o più persone, dovremo prendere provvedimenti. Se continuano, dovremo arrestarli”.

Per tutta risposta, un attivista ha invitato su Facebook i protestanti a mostrare il famoso gesto tre volte al giorno per circa 30 secondi, in luoghi pubblici dove non c’è la presenza dei militari.

by funweek.it/cinema