Nido di Vespe (2002)

Aggiornato il Dicembre 18, 2009 da Il Guru dei Film

Film: Nido di Vespe

 L’innesto della sotto-trama sulla rapina, architettata da una banda di giovani, si inserisce alla perfezione e giustifica lo stato d’isolamento della zona oscurata dal segnale dei cellulari, e l’immobilizzazione dei guardiani del capannone; l’arrivo del blindato seguito da un commando armato fino ai denti sconvolge però i piani di Nasser e Santino che riusciti a mettere le mani su un carico di computer portatili devono ora salvare la pelle. Il cast ha le facce giuste, anche quella del nostro Valerio Mastandrea che interpreta un agente speciale italiano, piace molto notare che ancora una volta il ruolo principale sia coperto da una donna: l’energica Nadia Farès ("I Fiumi di Porpora"), il sergente Laborie. I membri della gang di ladri non sono da meno, i capi Nasser e Santino sono gli attori noti Samy Naceri (la serie "Taxxi") e Benoit Magimel ("I Fiumi di Porpora 2"), prima di entrare in azione si ritrovano all’interno di una macchina in cui per stemperare la tensione fischiano il motivo di Elmer Bernstein da i "Magnifici Sette" (1960), un omaggio ai western che prosegue con un bambino vestito da cowboy, coinvolto in una violenta e bella sequenza che cita quella famosa "del gelataio" nel film di Carpenter.

Siri riesce a introdurre numerosi personaggi, come il serioso guardiano baffuto con il turno di notte, alternando esplosivi momenti action: davvero bello l’assalto al blindato in una strada di campagna a colpi di bazooka. I film francesi d’azione sono fissati con le truppe speciali d’assalto e "Nido di Vespe" è un pò nel suo piccolo il non plus ultra del genere, oltre il gruppo di sorveglianza al temibile boss albanese (l’italiano Angelo Infanti!) vi sono i suoi uomini accorsi per liberarlo, bardati di caschi con visori agli infrarossi e armi con il silenziatore come un vero reparto speciale. Un’attitudine che il giovane regista sviluppa anche per i filmati d’animazione di "Splinter Cell", il famoso video-gioco omonimo di tattica e spionaggio.

Carpenter, ancora lui, viene evocato nella sparatoria che apre centinaia di fori da cui fuoriescono fasci di luce, mentre un altro classico come "Aliens Scontro Finale" riecheggia di continuo con i fulminei attacchi condotti da decine di uomini che sbucano da ogni parte. Un’altra citazione d.o.c. è la maschera di ferro che l’agente di origini tedesche Winfried indossa nei conflitti a fuoco, del tutto simile a quella del personaggio Humungus in "Interceptor il Guerriero della Strada" (1982).

"Nido di Vespe" riduce a zero le fasi di stanca, difetta di qualche inverosimiglianza ma è poca cosa rispetto al convincente risultato finale, i dialoghi sono stringati e non mancano sbandamenti all’interno del gruppo, circondato da un nemico implacabile, che spesso culminano a pistole spianate in faccia pronte a sparare. Bello anche il finale che indugia sui resti di una notte di sangue e violenza. Curioso notare la considerazione politicamente scorretta della comunità albanese, in anticipo su un altro notevolissimo action francese: "Io Vi Troverò" (2008).

Un titolo andato presto nel dimenticatoio caldamente consigliato.

Tit. Originale:"Nid des guepes"
Paese: Francia
Rating: 8/10