Le coreografie dei combattimenti vengono un pò sacrificate al montaggio furibondo di immagini strette sui contendenti e all’invadenza degli effetti speciali ma il risultato è un concentrato di furore e violenza che va oltre le più rosee aspettative, affidate al regista James McTeigue, incensato anche troppo per il sopravvalutato "V per vendetta", che qui dimostra di sapere fare il lavoro sporco senza piegarsi alla retorica o inquadrature troppo ricercate. Il prologo, con una gang di Yakuza riunita e assediata da una minaccia invisibile, stabilisce da subito l’incredibile tasso di emoglobina presente nella pellicola (in Italia v.m 14), siamo di fronte al film più splatter dell’anno con teste tranciate in angolazioni assurde e squarci nelle carni da cui fuoriescono zampilli rossi inarrestabili: curioso notare che non sia un horror, un pò come è successo per la passata stagione con il "John Rambo" di Stallone.
La prima parte è sbilanciata a favore di numerosi flash-back che ritraggono il passato crudele del protagonista Raizo, ambientato in un remoto tempio orientale, i primi veri combattimenti arrivano a metà pellicola ma da lì in avanti é un susseguirsi travolgente di azione e scontri allucinanti pieni di ninja e squadre speciali Swat chiamate in un confronto che sfocia in un bagno di sangue. Nel frenetico contesto si inserisce a meraviglia il rapporto tra Raizo e l’agente Interpol Mika (Naomie Harris, "Pirati dei caraibi 3: Ai confini del mondo", "Miami Vice"), una bella coppia multi-razziale sostenuta da poche ma significative battute di dialogo. I ninja sono ben rappresentati come una minaccia mortale che agisce nell’ombra, ma la pellicola non si spinge in un dettagliato resoconto delle specialità che li ha resi famosi, in particolare le armi sono ridotte in gran parte ai micidiali shuriken, in diverse sequenze piovono con conseguenze devastanti sui corpi degli avversari, e alle "solite" spade di ordinanza. Rain-Raizo invece, a un certo punto, è armato con un coltello a falce legato a una catena che fatta roteare provoca danni facilmente immaginabili, anche qui compaiono scene d’impatto brutale; da sottolineare che la performance atletica dell’interprete 28enne è più che soddisfacente.
L’attore-ninja più famoso di tutti i tempi, l’ormai sessantenne Sho Kosugi, interpreta il villain Ozunu con grande determinazione e restituisce la forza malvagia e inflessibile del personaggio, un grande ritorno che non può non fare felici i fans del cinema marziale anni 80. Uscito in USA il 25 novembre 2009, "Ninja Assassin", ha subito la forte concorrenza dell’horror-teen "New moon" e del catastrofico "2012", per un incasso non esaltante intorno ai 13 milioni di $ al primo week end, numeri che lasciano dei dubbi su un possibile sequel auspicato da più parti. Anche in Italia la distribuzione del film in poche sale non aiuta la causa. Sarebbe un vero peccato perché "Ninja Assassin" è divertimento genuino, un potenziale da sfruttare anche in futuro. Per il momento non si può fare altro che consigliarne la visione.
Tit. Originale: "Ninja Assassin"
Paese: USA/Germania
Rating: 8/10