Noi Siamo Infinito

Aggiornato il Febbraio 18, 2013 da Il Guru dei Film

noi siamo infinitoEmma Watson, Ezra Miller e Logan Lerman sono i protagonisti di questo film bello e commovente sulla difficile educazione sentimentale di tre adolescenti che è anche un ritratto degli anni ’90.

Noi Siamo Infinito parla di adolescenti in modo emozionante e molto credibile.  Lo ha diretto Stephen Chbosky, che è anche l’autore di Ragazzo da Parete, il romanzo da cui è tratto il film.

Il romanzo, un best seller in forma epistolare, è molto autobiografico ed è probabilmente per questo che la sua trasposizione cinematografica risulta così credibile. Ma va anche riconosciuto che il merito di questo risultato vada attribuito anche alla scelta felice del cast: Emma Watson, la Hermione di  Harry Potter, che sta diventando donna e dimostra di cominciare ad essere consapevole dei propri mezzi e di cosa significhi e comporti stare davanti a una macchina da presa;  Logan Lerman, che abbiamo visto in Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo e nei Tre Moschettieri, Ezra Miller, bravissimo in E Ora Parliamo di Kevin.

 

noi siamo infinito

 

La vicenda si svolge nel 1991: Eric (Logan Lerman) è il ragazzo da parete, un adolescente che ha conosciuto lutti precoci e che al liceo vive senza amici, uno di quei ragazzi che si sentono invisibili. Gli unici con cui riesce a stabilire un dialogo e un rapporto sono Patrick (Ezra Miller), un ragazzo gay e la sua sorellastra Sam (Emma Watson).

Patrick è un ragazzo dell’ultimo anno e insieme a Sam introducono il loro nuovo amico nel mondo del divertimento adolescenziale fatto di feste a base di alcool e canne, musica, amori, quasi sempre sbagliati. Se l’esuberanza di Patrick è una maschera indossata a inizio serata per coprire la malinconia e il dolore che emergono quando le ore si fanno piccole, Sam è una campionessa nello scegliere sempre l’amore sbagliato. Quanto a Eric è perso di Sam ma non riesce a comunicarle il suo amore.

C’è tanta complicità tra il regista-autore e i suoi personaggi e tanta verità nel modo in cui viene ritratto il mondo degli adolescenti, con i loro tic musicali e di gioco, le angosce e i dolori ancora da elaborare.

Preziosa, anche in senso narrativo, la colonna sonora.

 

Paolo Biamonte

 

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