Notte brava a Las Vegas: galeotta fu la slot machine

Aggiornato il Maggio 9, 2008 da Il Guru dei Film

Notte brava a Las Vegas

Divertente commedia romantica con Cameron Diaz e Ashton Kutcher nel ruolo di due che si conoscono a Las Vegas, si ubriacano, si sposano e vincono tre milioni di dollari. Ma quando tentano di divorziare, un giudice li condanna a convivere sei mesi…

C’è una nuova generazione del cinema americano che ama la commedia sentimentale e che ha variato il modello alla Frank Capra con l’umorismo casinista, lo scontro tra sessi e la libertà sessuale. L’icona femminile di questo filone è Cameron Diaz e basta guardare ai suoi maggiori successi professionali per chiarire il concetto. La bionda, bellissima e sempre più convincente Cameron è la protagonista di Notte brava a Las Vegas, una sorta di passo a due sentimentale con Ashton Kutcher, l’attore meglio noto per essere il compagno di Demi Moore. La storia si basa su una bella trovata d’autore: lei ha appena visto andare in fumo il matrimonio per i suoi eccessi d’amore, lui ha perso il lavoro per il suo irresistibile talento nel non portare a termine le cose. Si incontrano a Las Vegas, si ubriacano, vincono tre milioni di dollari alle slot machine, giocando un quarto di dollaro, fanno sesso e si sposano. Quando si svegliano hanno due pensieri: divorziare e recuperare il malloppo. Tornati a New York finiscono davanti a un giudice che crede nei valori della famiglia e li condanna a vivere insieme sei mesi da marito e moglie, congelando la vincita. I due cominciano così una sorta di battaglia dei sessi, attaccati alle proprie abitudini e ai propri schemi comportamentali. Dai e dai scopriranno di essere innamorati l’uno dell’altra. A parte la bravura di Cameron Diaz nell’interpretare personaggi e situazioni al limite e nell’essere sopra le righe in modo naturale, Notte brava a Las Vegas conferma la straordinaria capacità delle citta’ americane di essere cinema. Las Vegas e New York stanno nel film come due personaggi, tanto influenzano le varie parti: la capitale del gioco d’azzardo è il perfetto teatro della fase della deboscia, New York quello del ritorno all’ordine, dello scontro ma anche della deriva sentimentale.
Paolo Biamonte