Ocean’s 13, la banda di Clooney non perde un colpo

Aggiornato il Giugno 8, 2007 da Il Guru dei Film

film: ocean's 13

Terzo capitolo delle avventure della più affascinante gang del cinema. Insieme al bel George, Brad Pitt, Matt Damon ed Elliot Gould, questa volta c’è Al Pacino, nel ruolo del gangster da castigare.

La gang di Danny Ocean non perde un colpo. Anche il terzo capitolo, si è partiti da 11 quindi siamo al 13, è una perfetta macchina da divertimento ultra cool che non perde un colpo. George Clooney, Brad Pitt e Matt Damon sono ancora al loro posto, insieme a Elliott Gould e Don Cheadle. E tanto per non sbagliare, la new entry questa volta è nientemeno che Al Pacino, nel ruolo del super cattivo da fregare. Elegante, divertente, incantenato a una sceneggiatura che funziona come un cronometro, Ocean’s 13 diverte perchè gioca con il fascino di alcuni degli uomini più belli e affascinanti del pianeta che si divertono a fare questo film. Il fatto è che sono tutti bravissimi, ironici e autoironici. Dopo la parentesi europea del secondo capitolo, la storia torna dov’era iniziata, a Las Vegas. Qui un principe della mala, Al Pacino da’ una fregatura colossale a Elliott Gould, lasciandolo nella più desolante depressione. Gould è il mentore della gang di Ocean che si mette in moto per vendicarlo. Obiettivo: rovinare il super gangster distruggendone la reputazione mandando in rovina la festa per l’inaugurazione del suo nuovo mega albergo e svaligiando tutti i suoi averi. E, naturalmente, dare al loro amico il congruo indennizzo. Il problema è che l’uomo è un osso duro con una mania per i più sofisticati sistemi di allarme. Il vero divertimento del film sta nella naturalezza con cui Ocean e compagni adottano i metodi e i mezzi più incredibili per raggiungere l’obiettivo. Vi basterà sapere che a un certo punto useranno la macchina perforatrice con cui è stato scavato il tunnel sotto la Manica. E quando si trovano a corto di soldi, si rivolgeranno a Terry Benedict-Andy Garcia, il nemico del primo film il quale li finanzierà a una condizione: che rubino per lui un diamante dal valore esagerato nascosto in un punto che iraggiungibile è dir poco dell’albergo preso di mira. Un altro problema che, come tutti gli altri, non è un problema. Puro divertimento al quale partecipano volti noti come Ellen Barkin e Carl Reiner e che si conclude con una passeggiata di Clooney e Pitt all’alba che parlano della ‘loro’ Las Vegas’ dove ormai tutto sta cambiando. Ma non in modo così radicale da non far pensare che la storia di Ocean e dei suoi compari non finisce qui.
Paolo Biamonte