Il film di Guillaume Canet è una sorta di Grande Freddo alla francese con un cast all star formato dai due premi Oscar Marion Cotillard e Jean Dujardin, Francois Cluzet (Quasi amici), Gilles Lellouche.
Piccole Bugie tra Amici è una sorta di Grande Freddo alla francese diretto da Guillaume Canet (che firma anche sceneggiatura e dialoghi) e, secondo le regole di genere, interpretato da un cast all star, con i due premi Oscar Marion Cotillard e Jean Dujardin, il bravissimo Francois Cluzet (il paraplegico di Quasi Amici) e Gilles Lellouche.
Il tema di fondo è il bilancio della generazione dei trenta-quarantenni ma l'elemento narrativo portante è l'esplosione delle dinamiche interpersonali che regolano i rapporti tra un gruppo di amici che si frequenta da anni e che si ritrovano secondo scadenze fisse.
Nel caso specifico l'appuntamento è nella villa di Cap Ferrat del patriarca del gruppo per le vacanze estive. A increspare la serenità dell'appuntamento è il grave incidente che tiene a Parigi Ludo-Dujardin cui spetta così il ruolo della presenza-assenza che Kevin Costner aveva nel Grande Freddo.
Il gruppo infatti si trasferisce al mare nonostante l'infortunio ma ben presto la vacanza, soprattutto quando in gruppo si condivide lo stesso spazio chiuso, si rivela per quello che spesso è: un formidabile detonatore di tensioni nascoste.
Debolezze private, vecchi rancori, insofferenze mal sopportate sono solo alcuni degli elementi che concorrono a creare la tensione da psicodramma o, se preferite, da seduta psicoanalitica collettiva. Il tutto però stemperato dalla voglia di rimanere fedeli al gruppo, a una piccola comunità che rappresenta comunque la vita di ciascun elemento e che, in fondo costituisce una sorta di valore superiore. Che è un po' il segreto che tiene unite coppie e amicizie di lunga data.
Paolo Biamonte
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