Paese: U.S.A.
"Planet Terror" è il primo capitolo dell’ambizioso "Grindhouse", progetto ideato da Robert Rodriguez e Quentin Tarantino, in omaggio alle pellicole di serie-b di seconda e terza visione proiettate nelle scalcinate sale degli anni 70 e 80.
Una misteriosa nube di gas si propaga su una cittadina del Texas trasformando la popolazione in esseri mostruosi e asseati di sangue. Un manipolo di sopravvissuti, capitanati da El Wray ([[Freddy Rodriguez]]) e dalla sua ex-fidanzata Cherry ([[Rose McGowan]]), tenta di organizzare una resistenza armata rifugiandosi in un bar-ristorante.
Se [[Quentin Tarantino]] con il suo segmento "[[A prova di morte]]" si dedica solo marginalmente all’aspetto horror, [[Robert Rodriguez]] in "Planet Terror" si getta a capofitto in truculenze e divertimento sfrenato, una formula tanto semplice sulla carta quanto difficile da portare a compimento.
Il regista di origini messicane ha spesso dichiarato che l’idea di realizzare "[[Planet Terror]]" risale ai tempi del fanta-horror "[[The Faculty]]" (1998), quando il genere "zombi" era ancora ben lontano dall’essere riportato sotto i riflettori. In realtà più che di veri e propri zombi bisogna parlare di "infetti", creature putrescenti e disgustose che rimandano ai selvaggi e scatenati film exploitation italiani come "[[Incubo sulla città contaminata]]"(1980) di [[Umberto Lenzi]].
Ma anche coloro che hanno amato i cult-horror anni 80 "[[Bad taste]]" di [[Peter Jackson]] e "[[Il ritorno dei morti viventi]]" di [[Dan O’Bannon]] non potranno fare a meno di apprezzare gli affettuosi rimandi che si susseguono durante la pellicola, attraversata da una carica ironica a tratti davvero esilarante (il cuoco JT che in mezzo al finimondo continua a pensare a come perfezionare le sue salse), e da debordante azione e morti ammazzati.
La componente splatter è fieramente esagerata e colorata, un’esplosione di liquidi e schizzi che imbratta intere sequenze, curata dalla "solita" crew di [[Nicotero & Berger]] che si diverte anche a congegnare la cruenta e sanguinosissima morte del collega illustre Tom Savini, che interpreta un imbranato e spassoso poliziotto.
Il film si snoda ed espande in una dimensione folle talmente collaudata e riconoscibile che può permettersi salti temporali, come nel caso del "finto" danneggiamento della pellicola (con avvertenza compresa: il film verrà ripreso il più presto possibile), che riprende senza troppi problemi con eventi non spiegati, ma non per questo meno godibili. Oltre a questo artifizio, che ricrea la "sporcizia" e l’inaffidabilità dei film proiettati nelle grindhouse, la pellicola appare anche volutamente sgranata e piena di graffi "artistici".
Il cast, ricchissimo, schiera [[Bruce Willis]] nel ruolo del comandante militare che ha fatto le penne a Bin Laden, pronto a scatenare l’inferno pur di salvare i suoi uomini contagiati dal venefico gas; inoltre non poteva mancare lo stesso Quentin Tarantino, ormai un habitueé dei film di Rodriguez ([[Desperado]], [[Dal tramonto all’alba]]), nei panni di un viscido soldato maniaco; ma un occhio di riguardo è riservato a Rose McGowan, l’attuale compagna del regista, una go-go-girl super sexy nonostante l’amputazione di una gamba, arto in seguito rimpiazzato da una mitragliatrice (una delle migliori trovate del film). Freddy Rodriguez ([[Harsh Times]]) è l’enigmatico El Wray, esperto di arti marziali e killer provetto, e da citare anche la bellissima [[Marley Shelton]] (Dr.ssa Dakota Block).
Il carattere ironico grottesco è anche però il limite della pellicola, difficile prenderla sul serio, e a lungo andare anche l’infinito gioco delle citazioni (impossibile elencarle tutte) diventa quasi estenuante. Ma l’operazione "Planet Terror" è da considerarsi comunque riuscita, anche perchè lo spirito spensierato e goliardico dei film a cui rende omaggio viene trasmesso egregiamente.
Nella versione italiana di "Planet Terror" nel prologo è inserito il finto-trailer "[[Machete]]", diretto sempre da Rodriguez, con [[Danny Trejo]] protagonista nelle vesti di un trucido killer messicano.
Rating: 7/10