Pontypool – Zitto o Muori (2008)

Aggiornato il Dicembre 15, 2011 da Il Guru dei Film

PontypoolUno degli horror più originali degli ultimi anni.
Grant Mazzy è il dj più seguito della zona di Pontypool, piccola cittadina stretta nel freddo dell'inverno, niente di meglio che chiudersi in radio per scaldare gli animi verso un nuovo giorno.

Ma non sembra una giornata come un'altra, strani messaggi e testimonianze giungono in radio, sembra che alcuni gruppi di persone siano intenti in atti di violenza e distruzione. Grant Mazzy e i suoi collaboratori cominciano a vivere uno stato di paura che cresce sino a isolarli nella radio, la causa dell'improvvisa pazzia generale è ancora più sorprendente dato che sembra generata attraverso …

Meglio vedere il film senza sapere niente, oppure si legge qui di seguito che il seme della follia questa volta è trasmesso tramite … la parola (!). Piccolo colpo di genio da imputare all'opera originale da cui è tratto, il romanzo "Pontypool Changes Everything" di Tony Burgess, che restituisce uno dei film più personali e intriganti degli ultimi tempi e, probabilmente, il film di zombi/infetti più singolare della storia. Tra commedia (horror) grottesca e impianto teatrale "Pontypool" è una pellicola, per una volta, tutta da ascoltare per una serie di fitti dialoghi e situazioni che non mancano di creare tensione. La prima parte si mantiene su livelli ragguardevoli, i tempi sono perfetti e il cast in stato di grazia, il seguito però non è all'altezza, o meglio, si esaurisce in una farsa divertente, con troppi momenti surreali e anche inconcludenti.

Pontypool

L'aspetto migliore di "Pontypool" è che puoi chiudere gli occhi e vivere le concitate ore dell'invasione, nei dintorni della città, senza vedere nulla di questo, in aiuto poi arriva il volto del DJ Grant Mazzy interpretato alla grande da Stephen McHattie, gran caratterista che compare in diversi blockbuster recenti ("300", "2012", "Immortals"), doppiato in italiano senza scalfire più di tanto l'aurea magnetica, a proposito chi temeva uno scempio da questo punto di vista può stare tranquillo, una volta tanto la storiella che abbiamo i migliori doppiatori del mondo può essere rispolverata. Oltre al grande mattatore protagonista, un piacere sentirlo/vederlo in postazione mentre salta da un annuncio di una canzone al lancio di una breaking news, vi sono altri personaggi secondari tra i quali emerge la produttrice Sydeny Briar che a stento tiene a freno la vena anarcoide del grande DJ, uno che "non fa prigionieri", si tratta dell'attrice Lisa Houle che se qualcuno si chiede chi è fa bene, pochi la ricordano, ma poi si capisce la sua presenza perchè è la (seconda) moglie di Mchattie.

L'epidemia inquietante che si propaga tramite termini "infetti", si basa sulla perdita del significato delle parole, uno stato di prostrazione che provoca lo smarrimento mentale delle vittime e la loro perdità di identità. Un fenomeno che scatena decine di persone radunate in una massa violenta che reclama altri corpi sacrificali da immolare a un'omologazione imperante. Solo gli occupanti della stazione radio sembrano immuni, ma solo per poco, forse perchè conoscono la forza della parola, forse perchè Grant Mazzy ha reso la sua voce e le sue parole un mezzo vivo come poche altre cose nei dintorni di Pontypool. Alla fine qualche orda di zombi/infetti si intravede ma sulla scena rimangono sempre pochi personaggi, a tenere alto lo stato di assedio sono i resoconti di spaventati testimoni che interagiscono con un sempre più atterrito Grant Mazzy.

All'interno della stazione si consuma l'intero film, qui dentro si trova anche la giovane regista reduce dall'Afganistan, in seguito protagonista di alcuni dei momenti più tipicamente horror della vicenda, e giunge il personaggio pazzerello del Dr. Mendez che invece infonde i toni più divertenti della faccenda nella ricerca di una soluzione al contagio. Nel finale la tensione iniziale si affievolisce, i pochi sopravvissuti organizzano una resistenza molto particolare, da sentire più che vedere, per un film che resta una piacevole sorpresa, sicuramente da riscoprire. Titoli di coda "telefonici", una cosa simile si sente in quelli de "Il Quarto Tipo", che terminano con un'ultima scena piuttosto bizzarra.

Tit. Originale: "Pontypool"
Paese: Canada
Rating: 7/10