Rec (2007) di J. Balaguero e P. Plaza

Aggiornato il Marzo 12, 2008 da Il Guru dei Film

rec.jpgTit. originale: [Rec]
Paese: Spagna

Dalla Spagna un film a basso costo che colpisce nel segno e soddisfa la prerogativa principale del genere horror: fare paura.

Una troupe-tv, in cerca di un’idea eccitante per un programma-reality, filma una squadra di pompieri nella notte di Barcellona. Quello che sembra un turno lavorativo di routine si trasforma in un incubo: i pompieri, in compagnia della giornalista e del suo cameraman, giungono in aiuto di un’anziana signora intrappolata nel suo appartamento, ma si ritrovano ben presto ad affrontare una misteriosa infezione che ha colpito un’intero condomino. Le autorità sigillano immediatamente l’edificio lasciando all’interno i soccorritori che vedono gli abitanti, uno dopo l’altro, trasformarsi in terribili zombi.

"[[Rec]]" è una delle opere che rappresentano il nuovo corso meta-cinematografico intuito dall’ormai lontano "[[Cannibal Holocaust]]"(1982, in cui viene rinvenuto un videotape che ritrae le avventure dei protagonisti), delineato nel poco visto "[[Il cameraman e l’assassino]]"(1992, una troupe-tv segue le gesta di un serial killer), e sublimato nel fondamentale "[[The Blair Witch Project]]"(1999), un fenomeno mediatico-stilistico che è ancora un modello di riferimento per la creazione di film dal budget risibile ma pieni d’inventiva.

Dopo la potenza devastatrice e la spettacolarità di "[[Cloverfield]]"(in realtà il film di [[Matt Reeves]] è antecedente di qualche mese) anche lo spagnolo "Rec" si segnala per le concitate riprese in real-time, eseguite da una telecamera a mano, unico filtro e testimone per l’occhio dello spettatore. A differenza del monster-movie prodotto dal "megalomane" [[J.J.Abrams]] "Rec" è comunque un piccolo film, senza effetti speciali e contenuto anche nelle scenografie (un antico palazzo cittadino) e, soprattutto, si getta a capofitto nei classici stilemi del caro vecchio horror.

"Rec" difatti è un film sugli zombi nel quale gli appassionati del genere troveranno pane (o meglio dire carne) per i loro denti, in quanto gli inquietanti uomini trasformati in esseri assetati di sangue non risparmiano attacchi micidiali e anche il solo udirli da lontano gela le vene. Alcune sequenze sono bellissime: il primo piano sulla bambina-zombi (un omaggio a "[[La notte dei morti viventi]]"), l’inquadratura dall’alto della tromba delle scale del palazzo che ritrae un manipolo di zombi ringhianti. Tra le citazioni riconoscibili compaiono anche "[[La città verrà distrutta all’alba]]" (le autorità che formano il cordone sanitario), "[[La casa II]]" (l’inquietante registrazione vocale su nastro).

Non è azzardato affermare che "Rec" è, al momento, il film che più si avvicina a evocare le atmosfere di certi videogiochi (il survival-horror "[[Resident Evil]]"), per il suo crescente livello di tensione e la modalità di esplorazione degli angusti ambienti. Si può obiettare per certi momenti di stanca (la parte centrale) in cui la sceneggiatura non è sempre all’altezza, inoltre appaiono evidenti certe forzature che si possono ricercare in alcune azioni dei componenti della troupe-tv, ma il film si riscatta in uno dei migliori finali del recente cinema horror: un claustrofobico e irrespirabile incubo illuminato dal flebile obiettivo agli infrarossi della telecamera, che inquadra immagini a dir poco spaventose.

Diretto a due mani da [[Jaume Balaguero]] ([[Darkness]], [[Fragile]]), che sembra avere imposto maggiormente il suo stile lungo tutto la pellicola, e da [[Paco Plaza]] ([[Second Name]], [[I delitti della luna piena]]), "Rec" dimostra, se mai ve ne fosse bisogno, che è possibile fare del buon cinema anche senza avere alle spalle capitali ingenti. Pessimo il doppiaggio in italiano.

Rating: 7/10