Cinque ragazzi sono in viaggio in macchina verso un rave-party organizzato in mezzo al deserto. Sembra tutto tranquillo e rilassante ma arrivati presso una stazione di servizio cominciano a verificarsi strani fenomeni, inoltre nei dintorni non si vede un’anima viva e come se non bastasse la macchina non ne vuole sapere di ripartire. I giovani cominciano a farsi prendere dal panico e a percepire uno strano odore, simile a quello di carne putrefatta.
"Reeker" ha un inizio niente male: una macchina investe a gran velocità un animale, sceso per verificare i danni un uomo si avvia verso la boscaglia attratto da qualcosa mentre la moglie e il figlio lo aspettano perplessi; al suo ritorno l’uomo é privo di mezza faccia. Peccato che il meglio del film in pratica è tutto qui.
Il regista[Dave Payne (il responsabile della "perla" "Alien Terminator", 1996), anche sceneggiatore, tenta di imbastire uno slasher intrigante partendo da un topos del genere come il classico luogo isolato in cui regna una minaccia letale, in questo caso si tratta di un motel. Sin dai tempi di [[Psyco]] (1960) il motel ha assunto nel cinema horror una connotazione a dir poco sinistra, merito certo dell’immortale interpretazione di [[Norman Bates]] nel capolavoro di [[Hitchcock]] ma questo non-luogo di passaggio, nonchè inesauribile ricettacolo di vittime per svariati malintenzionati, è stato sfruttato da numerose pellicole come [[Quel motel vicino alla palude]] (1977), "Motel Hell" (1980), [[The Hitcher]] (1986), per arrivare in tempi recenti a "Identity" (2003) e [[Vacancy]] (2007).
I protagonisti, un manipolo di attori poco conosciuti, a parte forse Derek Richardson ([[Hostel]], "Hostel II") e Eric Mabius ([[Resident Evil]]), si imbattono in strani accadimenti: visioni di persone dai corpi mutilati che scompaiono presto nel nulla, la percezione di uno strano odore nauseabondo che infesta la zona, la sensazione di una presenza nascosta che li spia. "Reeker" arranca stancamente su questi elementi per isolare le vittime di turno, tra cui anche un personaggio cieco che non si capisce bene perché si ritrovi coinvolto, e fare quindi entrare in scena un boogeyman dalle facoltà ultraterrene che simboleggia la morte stessa.
La fine per i predestinati si annuncia con un odore pestifero, in seguito una creatura fantasma nero-vestita che ha per volto un teschio ghignante, anche troppo simile all’eroe dei fumetti Ghost-Rider, inizia le sue carneficine con motoseghe e trapani assortiti riprese in sequenze che in verità deludono per la parsimonia di sangue e la totale mancanza di lirismo. Nel punto di morte le vittime vedono scorrere davanti agli occhi brevi flash della loro vita che sta per terminare.
Si moltiplicano i non-sense insieme alla voglia di usare il tasto forward per allentare la noia, inoltre con l’entrata in scena di alcuni personaggi come il turista con il camper, interpretato da Michael Ironside ([[Starship Troopers]]), che compiono azioni a prima vista folli le cose non migliorano, in realtà "Reeker" mira a stupire lo spettatore, senza riuscirci, con il solito finale che mette a posto (si fa per dire) una serie di avvenimenti che pochi momenti prima sembravano privi di logica.
"Reeker" è una riflessione semplicistica sulla morte che ricorda per certi versi le atmosfere della saga di [[Final Destination]] che alla sua conclusione fa rimpiangere il tempo speso per la visione. Nonostante tutto il film a qualcuno deve essere piaciuto dato che uscito anche il sequel "No Man’s Land: The Rise of Reeker" (2008).
Tit.originale: "Reeker"
Paese: USA
Rating: 4/10