Safe (2012)

Aggiornato il Maggio 5, 2014 da Il Guru dei Film

safeJason Statham contro tutti per mettere in salvo una bambina.
Luke Wright è un ex agente speciale braccato da malavitosi russi che gli uccidono la moglie per non avere rispettato dei patti, ora è costretto a vivere una vita di stenti senza l’aiuto di nessuno. Quando tutto sembra perduto decide, quasi per caso, di aiutare una ragazzina minacciata da energumeni che fanno parte della stessa famiglia russa che lo ha rovinato, la piccola è inseguita anche dalla mafia cinese e la polizia in quanto in possesso di un prezioso codice. Luke e la piccola si uniscono contro tutti per raggiungere insieme una difficile salvezza.

“Safe” è il solito film di Jason Statham con tante botte e morti ammazzati, insomma uomo avvisato mezzo salvato, per chi apprezza l’ombroso e granitico attore rimane un’esperienza da non perdere, anche perché la tendenza è quella di aumentare il numero di violenze e sparatorie in maniera esponenziale. Niente di eccezionale ma per organizzare lo spettacolo questa volta Statham si mette contro tutti, dalla mafia cinese, a quella russa, sino alle autorità corrotte, sindaco compreso, un tour de force ostacolato da una bambinetta che suo malgrado deve presenziare a diverse uccisioni efferate e violenze di ogni tipo. “Safe” ricorda il (sud)coreano “Man from nowhere” (2010), anche lì un uomo si pone a difesa di una bambina contro una serie di criminali malvagi, ma non raggiunge gli stessi livelli qualitativi, la tensione è minore e le sequenze d’azione seppur pregevoli e grezze non valgono le coreografie del film di Lee Jeong-beom.

 

La pellicola di Boaz Yakin si difende per una convincente ambientazione urbana e uno stuolo di attori comprimari con le facce giuste e di buona professionalità, al centro la star Jason Statham che interpreta l’ennesimo ruolo da duro (violento) in carriera, l’unico che riesce a ricordare, con le debite proporzioni, i fasti di Charles Bronson e Bruce Willis, icone del passato a cui viene spesso accostato. Forse un giorno “Safe” e tutti i film sfornati da Statham in questi anni verranno (ri)valutati nella loro giusta collocazione, quella di action brutali e liberatori come si facevano un tempo, con pochi effetti speciali e tanta presenza fisica. Il body count è piuttosto alto e inizia da subito con Luke/Statham che uccide senza volerlo un avversario durante un combattimento di arti marziali miste, il primo di una lunga serie che comprende anche esecuzioni a freddo e senza pietà di cui si macchia lo stesso protagonista.

  

 

safe

 

 

Safe” è abbastanza scorretto e razzista nel delineare come criminali persi buona parte delle comunità cinesi e russe, una nutrita galleria di killer e tirapiedi che vengono coinvolti in cruenti scontri e regolamenti di conti. Per non scontentare nessuno anche le autorità (bianche) sono descritte corrotte e prive di ogni scrupolo, compare una sotto-trama poco sviluppata che vede Luke coinvolto in passato con una squadra di poliziotti criminali e i relativi strascichi, ancora meno chiara e appena abbozzata la figura del sindaco dai trascorsi sporchi che ha il volto di Chris Sarandon (il mitico vampiro di “Ammazzavampiri”, 1985) e del suo sottoposto che scopriamo essere l’ex compagno di Luke.

 

Decente e meno fastidiosa del previsto Catherine Chan nel ruolo della 12enne Mei, la bambina rapita in Cina e trasferita a New York per le incredibili doti intellettive-numeriche da sfruttare per fini criminali, la spalla indifesa del protagonista per una situazione che può ricordare un altro campione action del passato, il “Leon” di Luc Besson. La storia è piuttosto semplice e forse anche per questo, almeno nelle fasi iniziali, viene concesso un montaggio inconsueto ed ellittico e scelte abbastanza inusuali (non mostrare l’uccisione della moglie di Luke) per poi rientrare nei canoni standard action. Il clou di “Safe” rimangono gli scontri di Statham con gli avversari, numerosi e massicci, alcuni davvero estremi (il momento della forchetta) a coronamento di belle sequenze dal sapore quasi classico per il genere come quella ambientata sul treno in corsa della metropolitana, in altre occasioni (la sparatoria in auto) il regista Yakin mette in mostra finezze di ripresa con prospettive di angolazioni sorprendenti. Il finale non del tutto soddisfacente e frettoloso appare aperto a un sequel.

 

 

 

Tit. Originale: Safe
Paese: USA
Rating: 7/10