Salt – Angelina è come Bond

Aggiornato il Ottobre 28, 2010 da Il Guru dei Film

Film: Salt

Nel film di Philip Noyce, la Jolie è un agente segreto che, sullo stile di 007, è vittima di un complotto e trova il tempo di salvare il mondo.

 

Salt è come un film di James Bond. Ma con Angelina Jolie. Per la verità il progetto era nato con Tom Cruise: poi, per fortuna, la produzione ha cambiato strada e ha scelto la star femminile che, per bellezza e convinzione, nell'action non ha rivali.

Vale la pena dire subito che il film è diretto da Philip Noyce, un regista di alto livello che ha firmato titoli come Ore 10: Calma Piatta, Giochi di Potere, La Generazione Rubata (per citare solo qualche titolo di una carriera iniziata nel '73) e che qui fa benissimo il suo mestiere.

Il riferimento a James Bond non è casuale: oltre al fatto che sembra che l'idea di chiamare la Jolie sia venuta dopo una cena in cui Angelina aveva confidato a un boss degli Studios che il suo sogno era interpretare 007, è proprio la struttura del film che ricalca quella delle avventure del più celebre agente segreto al servizio di sua Maestà. E per l'occasione la Russia (vi ricorda qualcosa?) torna a giocare la parte del cattivo su scala globale. In casi come questi la trama va raccontata solo a grandi linee, per non togliere sorprese alla visione.

Film: Salt

Evelyn Salt-Angelina Jolie è un agente della CIA che si è guadagnata sul campo la stima dei suoi capi. Un giorno però una spia russa annuncia che il presidente russo sarà assassinato durante la sua visita negli Usa per partecipare ai funerali del vicepresidente. A ucciderlo, dice il russo, sarà uno della CIA che fa il doppio gioco: Evelyn Salt. A questo punto, anche per proteggere il marito, Salt si dà alla fuga e fuggendo fuggendo trova il modo di salvare il mondo dall'olocausto nucleare. Già questo fa molto Bond. Ma il parallelo più stretto è sul concetto di verosimiglianza, sull'idea cioè che il protagonista, o come in questo caso la protagonista, sia in grado di compiere qualunque impresa, non importa quale, di sfuggire a qualunque trappola, di superare qualunque pericolo per poi salvare il mondo.  La trama fa acqua? Qualunque essere umano che compie quelle acrobazie si sfracellerebbe? Nessuno è in grado di sopravvivere in una determinata situazione? Certo che si, ma non importa se il tutto avviene in una cornice di grande intrattenimento e di tensione.

Qui la Salt-Angelina ne passa di tutti i colori, praticamente ogni situazione provoca una fuga con inseguimento e, come se non bastasse, ogni volta deve cavarsela con qualche pistola, poche bombe e un rudimentale lancia razzi contro gente in grado di cancellare il pianeta. Vi pare poco? D'altra parte se davvero valesse il principio della verosimiglianza la saga di Bond si sarebbe fermata dopo il primo capitolo.

Paolo Biamonte