The Wolf of Wall Street

Aggiornato il Gennaio 22, 2014 da Il Guru dei Film

wolf of wall streetLeonardo DiCaprio è l’inconetibile protagonista del nuovo film di Martin Scorsese che racconta la storia vera di Jordan Belfort, un broker di Wall Street che negli anni ’90 ha accumulato una fortuna a suon di truffe prima di essere arrestato dall’FBI. Con Jonah Hill, Matthew McConaughey, Margot Robbie.

Si sono attirati critiche e polemiche Martin Scorsese e Leonardo DiCaprio per The Wolf of Wall Street, il film che racconta la devastante parabola di Jordan Belfort, uno dei personaggi che ha aperto la strada ai maghi della finanza che 20 anni dopo di lui hanno messo in ginocchio il mondo (con la complicità delle banche).

Giovanissimo, ambizioso, vorace e drogatissimo, dopo una rapida gavetta, Belfort ha organizzato un’agenzia di brokeraggio che praticava regolarmente il crimine finanziario truffando tutti, lo stato federale come i suoi clienti, guadagnando un’incredibile quantità di denaro che gli ha permesso di condurre la vita di un satrapo che scandiva la sua vita sulla cocaina e sui sedativi a base di oppio e morfina indispensabili a placare i demoni della coca.

Per fortuna Belfort è stato arrestato dall’FBI: però ha scritto un libro e, sostiene lui, ma c’è polemica anche su questo, avrebbe dato allo stato creditore i proventi dei diritti.

 

 

wolf of wall street

 

 

Le polemiche e le critiche nascono dal fatto che nel film non c’è una condanna morale nè di Belfort né dei suoi scherani, se non quella inflitta dall’FBI.

Scorsese e DiCaprio (che è anche tra i produttori) hanno replicato che non sono loro a dover esprimere un giudizio morale: il loro compito è raccontare una storia per molti aspetti esemplare.

The Wolf of Wall Street è uno spettacolare assolo di Leonardo DiCaprio che narra in prima persone e, addirittura, parla allo spettatore rivolto alla camera da presa.

Quella di Belfort è una corsa sfrenata verso una vita senza controllo: utilizzando senza remore i meccanismi più sporchi, accumula incredibili quantità di denaro, consuma cocaina e psicofarmaci in dosi da far preoccupare i cartelli colombiani, vive tra feste, puttane, yacht, super case, super macchine e tutto il corollario di eccessi che è l’universo parallelo di questo universo che continua a provocare vittime e disastri planetari. Belfort non è certo un caso isolato (come già dimostra il film): la storia ha insegnato che si possono fare più danni di lui come ha insegnato Bernie Madoff.

Come ha già fatto nella seconda parte di Quei Bravi Ragazzi, Scorsese regola il ritmo del film e del montaggio sul ritmo paranoide della cocaina e delle ossessioni che provoca. Un delirio che il regista conosce molto bene, visto che con in passato la coca ha rischiato di distruggergli la vita. 

DiCaprio è gigantesco nel ritrarre questo carismatico delinquente che cerca di sbranare il mondo guidando un branco di lupi affamati in cui spicca Jonah Hill. Matthew McConaughey è invece il broker che insegna a Belfort i segreti del mestiere.

Che ci sia un giudizio morale o no una cosa è certa: le uniche vittime senza difesa (o quasi) sono quei risparmiatori che hanno messo, e continuano a mettere, il loro futuro nella mani di delinquenti in colletto bianco. E che difficilmente hanno una biografia tale da interessare Leonardo DiCaprio.

 

Paolo Biamonte

 

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