Spriggan (1998)

Aggiornato il Giugno 30, 2014 da Il Guru dei Film

Azione, cyberpunk e riferimenti biblici in un lungometraggio d’animazione spettacolare e poco conosciuto.
Gli Spriggan sono gli agenti di un’organizzazione segreta giapponese incaricata di ricercare antichi reperti archeologici e preservarne la sicurezza, il rinvenimento della mitica Arca di Noè sul monte Ararat segna una tappa fondamentale per la storia dell’uomo ma anche qualcun altro è interessato all’incredibile scoperta e attacca con esiti sanguinosi il sito in Turchia. Il migliore agente Spriggan Yu Ominae si reca sul luogo per indagare e si scontra presto con un nemico temibile e impensabile….

 

Per quale ragione un anime di ottima qualità come Spriggan è poco o nulla ricordato? Misteri del mondo anime/manga (e non solo) che ignora del tutto o quasi un lungometraggio che non ha problemi ad essere accostato ai ben più inflazionati Ghost in the Shell e Akira, con quest’ultimo soprattutto il collegamento è d’obbligo visto che a supervisionare “Spriggan” è il celebre autore Katsuhiro Otomo che lascia la regia a uno dei suoi protetti, il giovane (ai tempi) Hirotsugu Kawasaki. L’opera ricorda da vicino lo stile e le atmosfere dei lavori di Otomo ma Spriggan mantiene una autonomia artistica di alto livello, ponendosi come un punto di riferimento per le sequenze d’azione straordinarie, immerse in un contesto fantascientifico che affonda in divagazioni bibliche improbabili ma suggestive.

Spriggan si infila in una storia di ritrovamenti archeologici che può sembrare a prima vista banale, la “solita” Arca di Noè, invece le sorprese sono immediate e introducono in un mondo iper-tecnologico con scenari grandiosi e una coltre di mistero sufficiente a creare una buona tensione. Anche l’identità del protagonista 17enne Yu Ominae rimane indefinita, all’inizio sappiamo solo che è un agente speciale Spriggan, verranno in soccorso dei flash-back a gettare luce su un passato di violenza e dolore. A colpire è l’ambientazione della Turchia, c’è anche un prologo con un lungo bellissimo inseguimento nelle vie di Instanbul (con 15 anni di anticipo sui vari Skyfall e Taken 2), in seguito lo scenario principale diviene quello innevato del monte Ararat e il suo interno, un enorme sito che nasconde segreti tecno-filosofici sorprendenti, l’Arca infatti è un marchingegno in grado di regolare ogni elemento sulla Terra.

Dal punto di vista tecnico “Spriggan” è impeccabile e sontuoso, le animazioni sono ottime e innalzano l’azione degli scontri che lascia ammirati, a scatenarla è l’intervento del Pentagono che ha sguinzagliato dei mercenari che mettono a ferro e fuoco il sito per mettere le mani sull’Arca, a emergere vi sono i personaggi eccentrici di Fatman, un cyborg gigante armato di una devastante mitragliatrice, un folletto malevolo (little boy) che ama affettare gli avversari con dei fili invisibili e ciliegina sulla torta il personaggio del colonnello Mc Dougall, un bambino dai poteri ESP che denota l’influenza pesante di “Akira”, molto ben caratterizzato e a dir poco inquietante, il vero villain di “Spriggan”. L’eroe Yu Ominae è impegnato sin da subito ad affrontarli in combattimenti con armi pesanti e inseguimenti mozzafiato, molto bella anche la tenuta speciale in dotazione che gli permette di aumentare la forza fisica.

Altri personaggi di contorno ben riusciti sono Jean Jacquemonde, un agente Spriggan tenebroso e grande combattente, e il professore Meizel, il vecchio studioso impegnato alla scoperta dei misteri dell’arca. Spettacolare e con risvolti tutto sommato originali nell’intreccio, curioso l’anti-americanismo strisciante, “Spriggan” è uno dei più grandi (fanta)action dell’animazione degli anni 90 e dintorni, non riesce del tutto a nascondere l’ombra di “Akira” che appare anche nel distruttivo e incontrollato finale ma resta un anime imperdibile, un ottimo mix di azione e fantascienza. Assolutamente da riscoprire, visto che cominciano a essere più di 15 gli anni dalla sua uscita. A quando il live-action?

 

 

Titolo Originale: “Spriggan”
Paese: Giappone
Rating: 8/10