Spring Breakers – Una vacanza da sballo (2012)

Aggiornato il Marzo 14, 2013 da Il Guru dei Film

spring breakersLa vacanza deragliante di quattro ragazzine adolescenti.
Quattro amiche adolescenti, la noia del college, il sogno di una vacanza lontano dai soliti posti. Con l’arrivo dello “spring break” le ragazze fanno di tutto per racimolare i dollari che servono per raggiungere il mare e il divertimento, anche una rapina a mano armata. Il momento tanto agognato di spiagge affollate e feste piene di giovani nasconde però una serie di pericoli e l’abuso di droghe e alcool, uno spacciatore locale pieno di soldi si offre in aiuto alle ragazze come guida e amico di fiducia.

Nonostante la totale mancanza di etica e cappa di vuoto che le circonda, non si può volere male alle protagoniste di “Spring Breakers”, quanti anni hanno? 16? 18?,  sono solo delle ragazzine che vogliono divertirsi, stare insieme e scappare da una realtà incomprensibile. Il film di Harmony Korine fotografa e svela (in parte) quello che tutti (gli adulti) pensano, quando guardano crocchi di ragazzine ridanciane sfilare come se il mondo fosse ai loro piedi, si sta parlando più che altro del rapporto tra le protagoniste e le pulsioni che provano, mentre quello che accade nel corso della pellicola a volte è anche troppo esagerato ed estremo per essere credibile. La realtà è però ricca di casi sorprendenti con protagonisti adolescenti, quindi si può stare al gioco. Il rapporto tra le amiche è cosi intenso e reale da fare tenerezza, piccole donne colte nell’età di passaggio adolescenziale sospesa tra il gioco, le belle scene nel corridoio con gli esercizi di gruppo, e la sfrontatezza dell’esibizione del corpo quando, (mezze) nude, si muovono a loro agio nelle sequenze di feste “selvagge”.

spring breakers

Harmony Korine nel suo film più “commerciale”, dopo una serie di indie-movie acclamati, schiera per la prima volta nomi di richiamo nel cast e gioca sul filo ambiguo del prodotto patinato,  “Spring Breakers” può essere scambiato per un’opera modaiola ma in realtà siamo di fronte a una lucida rappresentazione di una generazione (perduta) cresciuta con MTV, i fast-food e la droga, il vizio in cui scivolano anche le protagoniste a colpi di sniffate. Una ricerca estetico-visiva ricreata con grande fedeltà e video reali girati dal regista sui luoghi scelti, quelli della Florida, dove migliaia di ragazzini americani ogni anno si concedono una pausa primaverile di vacanze “esagerate” al caldo, tra sesso e fiumi di alcool. Il tratto stilistico ricorrente sono i colori caldi e neon  della Florida, un tripudio psichedelico pop che riflette la voglia di vivere delle protagoniste, sempre in tenuta da bagno con bikini mozzafiato. Eccezionale la scena d’apertura che ritrae il rito degli eccessi in spiaggia tra ragazzi ubriachi e ragazzine discinte, tutti danzanti in una gioia che risulta incomprensibile e insensata.

 

Perfetto e credibile il poker principale di giovani donne tra le quali spicca la famosa Selena Gomez (Faith), la ex-vedette Disney è l’unica che mostra un barlume di rettitudine, forse non a caso, quella con una purezza di fondo sconosciuta alle altre, come la Cotty di Rachel Korine, la compagna del regista. Le più birichine sono la Brit di Ashely Benson e la Candy di Vanessa Hudgens che, a inizio pellicola, si macchiano di una rapina a mano armata. La sequenza è una delle più riuscite del film, ripresa dall’interno dell’abitacolo di una macchina che sfila al fianco del locale scelto per il furto. “Spring Break” verte su dialoghi semplici, effimeri ma taglienti, spesso reiterati come mantra, “Spring Break per sempre” diventa un tormentone, il più delle volte per bocca di un imperdibile James Franco con dentiera d’argento nella parte del gangster (rap) bianco detto “Alien”.  Il losco figuro, che si prende a cuore la sorte delle protagoniste, vive in una villa piena di armi e banconote di dollari guadagnati con il traffico di droga.

 

Scena madre da urlo sulle note di “Everytime” di Britney Spears, l’inno pop definitivo, al tramonto in spiaggia intorno a un pianoforte, anche il resto della colonna sonora composta da quel genio di Cliff Martinez (Drive) e Skrillex è fantastica,  il finale è pura pop-art anni 80 con sparatorie e una fotografia iper-saturata di colori fosforescenti mischiati al buio della notte. Le scene di sesso sono meno frequenti di quanto sospettato, concentrate nell’incontro a tre nell’acqua di una piscina, mentre i passa-montagna rosa fucsia delle protagoniste sono i più sexy della storia. Imperdibile.

Titolo Originale: “Spring Breakers”
Paese: U.S.A
Rating: 8/10