Aggiornato il Dicembre 22, 2015 da Il Guru dei Film
Star Wars: Il Risveglio della Forza ovvero l’imponente ritorno della saga più famosa del cinema firmato J.J. Abrams …
Tit. Originale: Star Wars: The Force Awakens
Paese: USA
Rating: 8/10
30 anni dopo la caduta della seconda Morte Nera, sia i ribelli favorevoli alla Repubblica che i sopravvissuti e pur sempre agguerriti fedeli all’Impero Galattico riuniti sotto il nome del Primo Ordine, cercano di trovare il leggendario Jedi Luke Skywalker. La ricerca porta entrambe le fazioni verso una mappa sul pianeta Jakku, qui il prezioso indizio è affidato a un piccolo droide della Resistenza ma le truppe del Primo Ordine guidato dall’inquietante Kylo Ren sono già sul posto e pronte a tutto.
Si pronuncia Star Wars ma si legge Disney, il mega colosso dell’intrattenimento entrato in possesso dei diritti della saga impone un ritorno multimediale/marketing senza precedenti, con una serie di collegamenti e ramificazioni commerciali di indotto e pubblicità ormai fuori controllo, quasi da fare sembrare la pellicola di J.J. Abrams il meccanismo di un ingranaggio ancora più grosso e in divenire. Quando si dice fare le cose in grande. Resta il fatto che tale dispiegamento di potenza di fuoco rischia di catapultare “Star Wars – Il Risveglio della Forza” verso traguardi di incassi stellari, è il caso di dire, nel mirino c’è “Avatar” di Cameron (il film che ha incassato di più nella storia), i riscontri dei primi giorni di programmazione sono impressionanti, più tiepidi ma sempre buoni nel nostro paese, forse l’unico che non ha risposto con lo stesso entusiasmo di pubblico. Le giovani generazioni (per intenderci, i bambini) hanno modo di entrare a fare parte di un mondo nato nel lontano 1977 con il primo “Guerre Stellari”, questo ultimo capitolo, seppur fruibile anche per chi non avvezzo alla continuity della saga, invece si ricollega ai fatti de “”Il Ritorno dello Jedi” (1983).
La seconda trilogia di Lucas, inziata nel 1999 con “Episodio I La Minaccia Fantasma”, non viene più contemplata anche per questioni di coerenza narrativa essendo un prequel, da subito criticata aspramente e mai del tutto digerita, alla luce del nuovo corso, si guadagna la classica lancia spezzata: Lucas seguiva una sua visione di rottura, non quella del pubblico, seppure criticabile è stata capace di aprire un nuovo modo di intendere il cinema. Cosa quest’ultima che non si può dire per Star Wars: Il Risveglio della Forza, un solido e spettacolare film di fantascienza sopra la media ma privo di elementi innovativi. I meriti e i crismi certificati che rendono il nuovo episodio degno della saga per eccellenza comunque non mancano, di solito si dice che questo tipo di film fa rivivere il bambino dentro di te, vedere i bambini al cinema partecipi e in grado di riconoscere ogni personaggio e astronave che appare su schermo fa quasi commuovere, ma Star Wars in fondo parla proprio del contrario, del passaggio verso la vita adulta e di conseguenza della sofferenza e la violenza. E in “Star Wars: Il Risveglio della Forza” tutto questo c’è, e per essere un blockbuster per famiglie non è cosa da poco.
Dietro a tale operazione studiata e bilanciata per raggiungere il più ampio ventaglio di spettatori, è stato chiamato il regista J.J.Abrams, una sorta di predestinato per via dei suoi precedenti lavori nostalgici e vicini all’attitudine dei numi tutelari Lucas e Spielberg. Per farla breve Abrams è il fanboy perfetto, il classico allievo che conosce meglio del maestro la lezione, questo aspetto comporta degli indubbi vantaggi ma anche degli scompensi in questo caso per fortuna lontani da eccessive esagerazioni, anche se non mancano delle forzature da ricondurre a veri e propri richiami che fanno apparire Star Wars: Il Risveglio della Forza a tratti come un remake, in altri frangenti a un reboot citazionista. Insomma il cosiddetto “fanservice” è servito con dovizia e meglio di altri casi (si pensi al disastroso Terminator Genysis), i riferimenti alla trilogia classica invocata da milioni di fans abbondano e si materializzano con il ritorno di alcuni pezzi da 90 dei primi episodi: Harrison Ford (Han Solo) Carrie Fisher (Leia) e Mark Hamill (Luke Skywalker).
Harrison Ford nonostante l’età avanzata regge ancora bene la parte di Han Solo, l’emozione di rivederlo nei suoi panni è smorzata solo dalle tonnellate di anticipazioni dei trailer, al fianco sempre l’inossidabile Chewbacca. Un altro aspetto che si è tentato di riportare è l’ironia dei dialoghi, ci riesce e senza volgarità come ai bei vecchi tempi, in particolare il personaggio di Oscar Isaac, il pilota della resistenza Poe Dameron, quasi spiace vederlo così poco in azione e sempre con la battuta pronta anche nei momenti più difficili. Carrie Fisher è invecchiata c’è poco da fare, non è una colpa ma è quella con meno fascino, la più cupa del lotto. La presenza di Mark Hamill, il mitico Luke Skywaler, invece è una sorpresa riservata solo per chi vuole vedere il film. Sono comunque le nuove entrate dei personaggi della giovane mercante di rottami Rey (la bella Daisy Ridley) e dell’assaltatore disertore Finn (il simpatico John Boyega) a infondere linfa vitale, ben scritti e già memorabili per tutti i fans della saga, rientrano a perfezione nei canoni degli eroi del passato. I due sono i veri protagonisti della pellicola, stretti in un rapporto insolito di solidarietà e sacrificio che li porta verso una causa comune di giustizia e libertà ma, nel caso di Rey, anche a nuove traumatiche conoscenze.
Il corollario spettacolare scenografico e di effetti speciali non delude e si avvale delle incredibili evoluzioni di un rispolverato e mai così scattante Millennium Falcon, il vascello spaziale di Han Solo, non mancano scontri stellari tra incrociatori della Resistenza (capeggiati da Poe Dameron) e caccia imperiali, bellissime le rispettive sequenze di avvicinamento dei contendenti al pelo d’acqua di un lago e nella controluce di un sole giallo, a proposito J.J,Abrams stavolta evita di accecarci con i suoi tipici lens flare (incredibile!). La Forza pulsa ed è evocata più volte, è tutto vero, i Jedi esistono, forse non si vedono ma vanno ritrovati a tutti i costi, mentre nuovi allievi si preparano a un difficile cammino. Sulla strada degli Jedi il Lato Oscuro incombe con la figura del misterioso uomo nero mascherato Kylo Ren (Adam Driver), il nuovo malvagio della saga infonde inquietudine almeno sino a quando non svela il vero volto, a lui sono legati i colpi di scena più significativi, uno in particolare verso il finale è piuttosto clamoroso. Il leader supremo Snoke sembra uscito da un film Marvel, ma visto che stiamo parlando sempre della Disney, non sorprende più di tanto. Colonna sonora firmata dall’insostituibile John Williams, a dire il vero il maestro questa volta è meno epico del solito. Film da vedere per i vecchi fans della serie, le emozioni possono salire anche quando meno te lo aspetti in particolari solo in apparenza casuali, e per i nuovi spettatori pronti a farsi coinvolgere verso il prossimo capitolo previsto per il 2017.
Sciamano
Star Wars: Il Risveglio della Forza – Daisy Ridley