Sul set di Amo la tempesta: intervista a Paone e Sperandeo

Aggiornato il Aprile 20, 2015 da Il Guru dei Film

Primo lungometraggio da regista per Maurizio Losi che ha voluto nel cast Nando Paone e Tony Sperandeo che abbiamo incontrato sul set.

Nando Paone: “Il mio personaggio è amaro, ma diverte”
“Maurizio mi ha contattato la scorsa estate per questo film, perché voleva iniziare le riprese ad ottobre. – ci racconta Paone – Io ho letto la sceneggiatura e mi è piaciuta moltissimo, mi è piaciuto tanto il mio personaggio perché ho sempre cercato, in 40 anni di carriera, di non essere inquadrato in una tipologia di attore.
Oggi la tendenza dell’attore è quella di presentare il ‘tipo’, la ‘maschera’, per fare un esempio come Totò.
A me piace cercare invece personaggi che vadano al di là di quello che ho già fatto e questo è un personaggio nostalgico, serio, ma non drammatico, perché la situazione è comica.
Io all’epoca in cui lessi la sceneggiatura ero impegnato a teatro, ma Maurizio Losi riuscì a spostare tutto.
In questo periodo, dalla scorsa estate a oggi, stranamente ho letto decine di articoli sul giornale che parlano di questa fuga dei cervelli all’estero. È un tema di grande attualità”.
Per l’occasione, Nando Paone si è fatto crescere i capelli e il pizzetto, un po’ per scelta e un po’ per necessità: “Mi piace cambiare il look, in accordo con il regista. – spiega – Il capello lungo, il pizzetto… Io studio molto davanti allo specchio, studio atteggiamenti, pettinature, sono cose che mi aiutano a entrare nel personaggio. Col pizzetto volevo rendere il mio personaggio un po’ retrò…”.

NANDO PAONE

Nel cast troviamo anche Tony Sperandeo, nel curioso ruolo di un politico che si unirà all’avventura del protagonista Angelo: “Sono uno degli organizzatori dell’avventura. – ci racconta l’attore – La storia è molto bella, è interessante. Io ho due figli, ma non li vedo mai, vivono con gli zii.
Per questo, a me preme il fatto che i figli crescano con i propri genitori, per cui questa storia in cui i genitori vogliono riprendersi il ‘potenziale umano’ anziché lasciarlo al miglior offerente è interessante.
Dall’altro lato, lo dico con un po’ di polemica, ma i nostri governanti sono in grado di dare un futuro ai nostri figli? Io in questo momento credo di no”.

TONY SPERANDEO

by funweek.it/cinema