Flatliners – Linea Mortale (2017)

Aggiornato il Novembre 27, 2017 da Il Guru dei Film

Flatliners – Linea mortale è il remake del piccolo cult anni 90.

Guidati dalla risoluta Courtney, alcuni studenti di medicina accettano di sottoporsi a un rischioso esperimento: interrompere le funzioni vitali per un breve lasso di tempo al fine di registrare la vita dopo la morte …

Tit. originale: Flatliners
Paese: USA
Rating: 6/10

Guidati dalla risoluta Courtney, alcuni studenti di medicina accettano di sottoporsi a un rischioso esperimento: interrompere le funzioni vitali per un breve lasso di tempo al fine di registrare la vita dopo la morte. I ragazzi si cimentano a turno nella pericolosa esperienza, dopo una prima euforia per le sensazioni provate, scoprono loro malgrado di essere perseguitati da strani episodi legati ai traumi personali del passato.

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In tempo di grossi incassi per il genere horror, si tenta di raggiungere nuovi successi raschiando il fondo del barile dei rifacimenti aggiornati di opere passate. Linea Mortale del 1990 di Joel Shumacher era uno dei pochi titoli rimasti a disposizione, non un horror fondamentale del periodo ma sedimentato nella memoria di molti per via del tema intrigante e per un cast di giovani stelle in pieno trampolino di lancio: tra gli altri Kevin Bacon, Kiefer Sutherland, mentre l’allora poco conosciuta Julia Roberts in seguito diviene una delle attrici più celebri di Hollywood. Il nuovo Flatliners – Linea Mortale non si discosta di molto dall’originale, il plot è il medesimo e le varianti sono ridotte al minimo, un horror con pochi veri sussulti che riesce ancora una volta a tenere desta l’attenzione per l’oscura indagine dei protagonisti nei territori dell’Aldilà.

Diretto da Niels Arden Oplev, il regista di origini danesi conosciuto per l’hit internazionale Uomini Che Odiano le donne (2009) si è introdotto nell’industria cinematografica che conta, dopo l’action-trhiller Dead Man Down, l’horror Flatliners – Linea Mortale è il suo secondo film prodotto in USA. Il cast appare meno interessante dell’originale, la presenza di un invecchiato Kiefer Sutherland nella parte di un severo professore universitario, lascia intendere di trovarsi di fronte a un sequel, invece si tratta solo di un simpatico cammeo-omaggio senza alcun collegamento al film del 1990. Ellen Page è la sofferente Courtney, la scienziata in erba convoglia le sue intuizioni per scoprire se c’è vita dopo la morte, un modo per alleviare il rimorso di avere causato la prematura scomparsa della sorella. Nel film si scopre che qualcosa dall’altra parte esiste ed è molto simile alla realtà, l’imprevisto però come è facile intuire è dietro l’angolo.

Flatliners - Linea Mortale

Il risveglio dall’esperienza di morte indotta comporta l’accendersi di nuove e riscoperte capacità intellettive e fisiche, come sapere suonare il pianoforte nel caso di Courtney, ma anche l’arrivo di veri e propri fantasmi del passato, per non dire classici scheletri nell’armadio. Il senso di colpa e l’angoscia di avere provocato delle ingiustizie senza avere pagato le conseguenze, pare essere il filo conduttore di un horror anche troppo contaminato da suggestioni new-age, un limite che verso il finale raggiunge toni fastidiosi intrisi di buoni sentimenti che un po’ stridono in un simile contesto dark e soprannaturale. Le esperienze episodiche dei vari protagonisti, tuttavia riescono a portare verso atmosfere inquietanti e con alcuni momenti di pura tensione, come la vagamente hitchcockiana sequenza della doccia nella casa di Courtney.

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Flatliners – Linea Mortale ha inoltre il record di presenze fantasmatiche intraviste alle spalle dei protagonisti, uno stereotipo horror che Niels Arden Oplev nell’abusarne dimostra di conoscere bene. Diego Luna è il secondo nome più in vista, dopo il riscontro del combattente Cassian Andor in Rogue One (2016), si ritaglia la parte del personaggio più equilibrato del gruppo, e anche il più indaffarato nelle numerose sequenze di rianimazione sui corpi dei compagni, una formazione completata dalla bellona di turno con il volto e il corpo di Nina Dobrev, dalla nera Kiersey Clemons e il biondo James Norton. Un’opera tutto sommato trascurabile, e anche il grosso pubblico sembra averlo pensato visto i sinora deludenti incassi, ma diretto in modo diligente e con alcuni passaggi decenti quando si ricorda (quelle poche volte) di essere un horror.

Sciamano