Godzilla (2014)

Aggiornato il Maggio 19, 2014 da Il Guru dei Film

Il reboot americano di Godzilla festeggia i 60 anni del Re dei mostri.
Gli eventi sismici che segnano da decenni la zona del Pacifico orientale non sono semplici terremoti ma qualcosa di più sconvolgente e incontrollabile, ne è convinto lo scienziato Joe Brody che non si dà pace per avere perso la moglie in una centrale atomica, colpita da un apparente cataclisma naturale. In realtà si tratta dell’opera di creature gigantesche che giacciono nascoste all’occhio dell’uomo, ora qualcosa ha risvegliato questi mostri, i piani segreti di scienziati e militari possono poco dinnanzi a un’apocalisse imminente.

Rimuovere in modo definitivo il poco riuscito “Godzilla” di Emmerich e restituire al cinema un Godzilla mai così imponente e minaccioso, questo riesce a fare il nuovo film di Gareth Edwards, un monster-movie che detta nuovi standard per il genere di fantascienza. Hollywood (con la benedizione della Toho che co-produce) si ritrova a rimodellare un’icona dell’immaginario tipicamente giapponese con rispetto per il passato e lo spirito della saga originale di Godzilla, senza dimenticare il fresco precedente di “Pacific Rim”, il giocattolone spettacolare di Del Toro, differente per approccio e ambizione ma che, forse inevitabile, ha talmente tanti punti di contatto da far credere che da esso (si spera) sia nato un filone che può riserbare per il futuro non poche sorprese. Il Godzilla  di Edwards è un inchino al Re dei mostri, un film che promette quello che mantiene nonostante possa attirare qualche critica sulla scarsa presenza su schermo del lucertolone atomico più celebre di tutti i tempi.

 

“Godzilla” versione 2014 infatti ruota attorno al vecchio postulato, sino a prova contraria sempre il più valido ed efficace in materia di cinema, di mostrare il più tardi possibile e con parsimonia la creatura/mostro protagonista della pellicola.  Il punto è che quando finalmente Godzilla compare si assiste a un tripudio devastante mai visto prima. Si può tergiversare e lamentarsi che la corda venga tirata troppo per lunghe ma la tensione e la preparazione nel vedere Godzilla la regia di Edwards le gestisce in maniera egregia, se poi si aggiungono effetti speciali sbalorditivi nel dettaglio l’impatto appare mozzafiato. Chi ama i monster-movie non può rimanere indifferente nell’ammirare un colosso preistorico che atterrisce, certo per le dimensioni, ma anche soprattutto per la forza distruttiva che trasmette, veramente immane e inconcepibile. Il tema della natura incontrollabile scuote l’intero “Godzilla” e riduce i personaggi umani a comprimari impotenti, nonostante lo spazio a loro dedicato sia consistente, ben delineato e che hanno in Bryan “Breaking Bad” Craston il nome di punta.

 

Impossibile parlare di “Godzilla” senza rivelare alcuni dettagli (in tempo di trailer e preview martellanti ampiamente svelati) , il più importante dei quali è la presenza di altri mostri che infestano la Terra con esiti a dir poco disastrosi, senza dire troppo Godzilla ha modo di fronteggiare dei temibili avversari che ricordano la creatura di “Cloverfield”, scene concentrate nel secondo tempo scatenato e spettacolare. La forza della sceneggiatura è quello di rimanere piuttosto criptica sull’esistenza di tali creature e dello stesso Godzilla, nonostante una serie di indizi (la bella sequenza del rinvenimento di un enorme fossile nel prologo) e suggestioni semplici ma geniali ( i test nucleari anni 50 condotti nel pacifico erano in realtà attacchi segreti a Godzilla). Godzilla viene segnalato come eroe “buono” in quanto alleato insperato dell’umanità, in realtà il bestione porta morte e distruzione, a riguardo la splendida scena dello tsunami generato a Honolulu, da antologia del disaster-movie.

 

“Godzilla”  ha diversi momenti indimenticabili che Edwards riprende con maestria pur essendo solo al suo secondo film, un balzo non da poco dal piccolo e rivelatore “Monsters” (2011), uno dei pochi film d’esordio degni di nota della sci-fi contemporanea, con inquadrature suggestive di campi lunghi e soggettive ad altezza d’uomo che restituiscono la grandiosità di uno spettacolo distruttivo. Tra le sequenze migliori: la sequenza notturna dell’agguato al treno, la squadra speciale paracadutata su una San Francisco in macerie, lo scontro finale nella baia. “Godzilla”, che cita apertamente la tragedia dello tsunami in Giappone 2011 e l’angoscia nucleare di Fukushima, oltre a essere uno dei migliori film dell’anno è anche un successo enorme, si prevedono oltre 500 milioni di $ di incasso. Devastante in tutti i sensi.

 

 

 

Titolo Originale: “Godzilla”
Paese: USA
Rating: 8/10