The Hateful Eight

Aggiornato il Gennaio 27, 2016 da Il Guru dei Film

Arriva nelle sale da domani 4 febbraio, nella versione digitale, The Hateful Eight, l’atteso (e ottavo) ultimo film di Quentin Tarantino con Samuel L. Jackson, Kurt Russell, Jennifer Jason Leigh.

Ogni nuovo film di Tarantino, quanto meno dalla sua consacrazione universale avvenuta con Pulp Fiction, diventa per i fan e per il pubblico in genere un evento anche grazie alla capacità commerciale del regista statunitense. Nel caso di The Hateful Eight, oltre al talento indiscusso del regista, uno degli elementi di curiosità è stata la scelta di girare il film in pellicola nel bellissimo formato chiamato Ultra Panavision 70, da tempo abbandonato.

Una scelta dettata certamente da motivazioni artistiche, come l’ampiezza e la profondità delle immagini ideali per dare una prospettiva totale allo spettatore, e dall’amore di Tarantino per il cinema di una volta, e che inoltre sembra stia riscuotendo anche un buon successo commerciale nella pre-release.

Come noto, infatti, tre schermi in Italia (il Cinema Arcadia di Melzo, il Cinema Lumière della Cineteca di Bologna ed il Teatro 5 di Cinecittà Studios a Roma) stanno già programmando con ottimi risultati da fine gennaio il film in questa versione “estesa”, peraltro leggermente diversa da quella che sarà visibile in tutti gli altri cinema dal 4 febbraio.
Per chi ne avesse la possibilità consigliamo dunque di vivere l’esperienza particolare del “glorioso 70mm” e magari, per i fan più accaniti, di replicare la visione nella versione “standard”.

Quanto agli aspetti più legati al contenuto, occorre dire che il film pur essendo un thriller/western ha un’evidente impostazione teatrale: la vicenda si svolge praticamente tutta all’interno di una baita persa tra le montagne innevate nella quale, a causa di una bufera di neve, restano bloccati i protagonisti.
La costrizione fisica dà modo a Tarantino di sviluppare, in modo però eccessivamente prolisso, la costruzione dei personaggi e di insistere sui lunghi dialoghi che sono ormai una delle sue cifre stilistiche ma che in questo caso spesso risentono di un’assenza di pathos.

I “colpi di scena” arrivano, infatti, tutti nella seconda parte nella quale si vira decisamente verso il pulp con sbocchi di sangue e spari a ripetizione ma l’esito complessivo appare un po’ disordinato e ben lontano dalla freschezza creativa de Le Iene a cui, a dire dello stesso Tarantino, la struttura di The Hateful Eight si richiama.

Il cast è come sempre notevole e su tutti spicca a nostro avviso la prova di una portentosa Jennifer Jason Leigh mentre paga dazio Tim Roth che finisce per scimmiottare il Cristopher Waltz di Bastardi senza Gloria e Django Unchained.

The Hateful Eight ha ricevuto tre nomination agli Oscar: migliore attrice non protagonista (Jennifer Jason Leigh), migliore fotografia (Robert Richardson) e miglior colonna sonora per Ennio Morricone che per questo suo lavoro ha già conquistato il Golden Globe ed il Critics Choice Award.

Paolo Piccioli

Jennifer Jason Leigh è Daisy Domergue in The Hateful Eight

Jennifer Jason Leigh - The Hateful Eight

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