The Black Hole – Il Buco Nero (1979)

Aggiornato il Aprile 28, 2011 da Il Guru dei Film

Film: The Black Hole

Un viaggio ai confini dell'universo prodotto dalla Walt Disney.

 

 

La nave di esplorazione Palomino rintraccia in un remoto angolo dello spazio la Cygnus, un vascello disperso da 20 anni che stazione nei pressi di un enorme buco nero. L'equipaggio del capitano Holland scopre sulla Cygnus un unico superstite, il dottor Reinhardt, uno scienziato che nel corso degli anni ha sviluppato incredibili capacità scientifiche e con un grande obiettivo: attraversare il buco nero per giungere verso nuove dimensioni.

Per riflesso incondizionato il nome Walt Disney si associa sempre ai bambini e alla famiglia, "The Black Hole" invece è un film adulto, di cupa fantascienza, ragione per la quale si deve con grossa probabilità il non entusiasmante successo, a dire la verità la pellicola gode da sempre di un giudizio critico severo e ingiustificato. La struttura di "The Black Hole" denota le caratteristiche di un prodotto Walt Disney, si regge su alcuni dei capisaldi anni 50 come "20.000 Leghe Sotto i Mari" (1954), certe ambientazioni e la figura del capitano Nemo, ma anche a "Il Pianeta Proibito" (1956), divenuto un classico grazie anche al contributo dello staff tecnico della casa che ha creato Mickey Mouse, in cui compare l'ambiguo dottor Morbius, un'evidente influenza nella costruzione del personaggio del dottor Reinhardt, il luminare animato da una smania di grandezza e accecato nella folle ricerca della conoscenza assoluta. Non si può nascondere che il fresco successo di "Guerre Stellari" (1977) è determinante nella realizzazione del film diretto da Gary Nelson che riesce comunque a tenersi a distanza, nonostante l'introduzione tra i personaggi principali di alcuni robot, come i mitici C3PO e C1P8 (D2R2) ideati da George Lucas.

"The Black Hole" si fa apprezzare per il comparto scenografico e visuale, da notare che i titoli di testa in computer grafica sembrano anticipare il concept di "Tron" (1982), nella ricostruzione di una remota zona dello spazio in cui si trova un enorme buco nero, un vortice di energia riprodotto con un tuttora pregevole effetto visivo e, anche per questo, inquadrato più volte nel corso della vicenda. Altro aspetto notevole è l'imponente astronave Cygnus, il modellino utilizzato è fantastico e deve avere ispirato quello della Event Horizon di "Punto di Non Ritorno", a proposito, il film di Anderson a ragion veduta ha preso più di uno spunto da "The Black Hole", si pensi ai passaggi ad altre dimensioni e la figura malvagia del dottor Weir. Di contro l'astronave Palomino è buffa, sembra una pentola rovesciata. I set principali evocano gli interni della Cygnus, piuttosto scarni e inquietanti, l'astronave registra solo un sopravvissuto, il dottore Reinhardt, ma altre figure si muovono silenziose, sono l'esercito di automi creati dallo scienziato e dal volto indistinto che nascondono un macabro retroscena, i protagonisti di una delle migliori scene della pellicola: il lancio di una bara nello spazio.