The Master

Aggiornato il Gennaio 3, 2013 da Il Guru dei Film

themaster pIl nuovo film di Paul Thomas Anderson ruota attorno al complesso legame tra il carismatico fondatore di una setta pseudo religiosa e un giovane sbandato ossessionato dal sesso e dall’alcool. Con Philip Syemour Hoffman e Joaquin Phoenix.

Premiato a Venezia con il Leone d’Argento alla regia e la Coppa Volpi ex aequo per i due protagonisti Philip Seymour Hoffman e Joaquin Phoenix, The Master è uno dei titoli più attesi della stagione per l’interesse che crea attorno alla sua opera Paul Thomas Anderson, che con Boogie Nights, Magnolia e Il Petroliere, si è imposto come uno degli autori più originali e importanti della nuova generazione, uno dei pochi ad aver creato attorno a se l’aura del grande regista d’arte.

Si è molto parlato di The Master prima che arrivasse sugli schermi dei festival e nelle sale perché ai più è sembrato evidente che la figura di Lancaster Dodd, il leader carismatico protagonista del film che negli anni ’50 fonda una setta religiosa con cui drena milioni di dollari ai suoi adepti, fosse direttamente ispirata a Ron Hubbard, il famigerato fondatore di Scientology.

In realtà, nonostante sia indiscutibile che il personaggio abbia diversi elementi in comune con Hubbard, il film di Anderson racconta e fa immaginare molto di più.

 

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Il cuore della storia è nel rapporto a due tra Lancaster Dodd e Freddie, un giovane reduce della Seconda Guerra Mondiale, uno sbandato, praticamente alcolista e ossessionato dal sesso. Tra i due c’è un’attrazione istantanea e tra loro si crea una relazione che sta a metà strada tra l’analista e il paziente, il guru e il suo adepto, l’amore omosessuale.

Anderson non è un’autore che ama una comunicazione troppo diretta e i significati espliciti. Qui in  ballo ci sono la ricerca dell’identità, il senso della liberà, la dipendenza, il sesso, la religione, la psicoanalisi e dunque non tutto è esplicito e di facile lettura.

Ciò che è evidente è la performance dei due protagonisti, Philip Seymour Hoffman e Joaquin Phoenix. Il primo è ovviamente il fondatore della setta, l’uomo capace di trasformare il proprio naturale carisma in una risorsa per andare alla conquista di anime e denaro. Joaquin Phoenix è invece Freddie, un borderline che sarà capace di mettere in difficoltà Il Maestro, ritratto con quella nevrotica profondità che era il tratto distintivo della generazione di attori figli del Metodo che, grazie a Brando o Jimmy Dean, emergeva proprio negli anni raccontati in The Master.

Paolo Biamonte

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