The Valiant Ones (1975)

Aggiornato il Marzo 18, 2010 da Il Guru dei Film

Film: The Valiant Ones

Uno dei titoli cardine del genere wuxiapian diretto dal maestro King Hu.

 

Cina, 16° sec. Gli organi di comando imperiali sono preoccupati per le continue scorribande dei pirati giapponesi lungo alcune coste del paese, zone ormai fuori da ogni controllo. Per riportare l’ordine viene inviato un procuratore, intento anche a sradicare la corruzione giunta nei più alti ranghi degli amministratori locali, al suo fianco si uniscono l’amico Mr. Wu, un formidabile maestro nelle arti marziali, e uno sparuto gruppo di indomiti combattenti. I nemici da affrontare sono numerosi e agguerriti, comincia una violenta lotta.

Il leggendario King Hu è il riconosciuto rinnovatore del cinema di Hong Kong negli anni 60, insieme al celebre Chang Cheh, ruolo legittimato con opere ("Come Drink With Me", "Dragon Gate Inn") che hanno fatto epoca e influenzato generazioni di registi successivi, solo per fare due nomi: Tsui Hark e Ching Siu Tung. Nel 1975 King Hu è un regista più che affermato, arriva anche un premio prestigioso al festival di Cannes per il capolavoro "A Touch of Zen" (1971), e ancora in pieno fermento sperimentale riversato nel wuxiapian patriottico "The Valiant Ones", forse il film più "action" e meno cerebrale del maestro. In ogni caso siamo di fronte a un’altra sbalorditiva gemma da riverire, un saggio di tecnica e furore impressionante.

La storia è piuttosto lineare nonostante il folto numero di personaggi introdotti, lo sfondo è uno stupendo scenario naturale di foreste e coste rocciose sferzate da un mare di colore blu cristallino, quello che interessa a King Hu sono le geometrie delle azioni e le tecniche di ripresa sempre più spinte verso un concetto astratto della realtà unico e, forse, inimitabile. I combattimenti sono continui e concepiti con una rapidità fulminea se paragonati a quelli dei film di Chang Cheh, il percorso di King Hu è differente e, complementare se vogliamo, proiettato verso una modernità inedita e stupefacente, un concentrato di coreografie e stile di messa in scena ricercato e raffinato. In una delle prime scene King Hu si concede una piccola (auto)citazione nel preambolo ambientato in una locanda diroccata, uno dei luoghi preferiti del regista per i suoi film ("Dragon Gate Inn"), un’altra sequenza che non può passare inosservata è quella dei movimenti dei contendenti anticipati sopra una scacchiera di "Go" (gioco da tavolo orientale), un geniale momento di strategia militare, venato di ironia, sull’accerchiamento degli eroi da parte di un nugolo di nemici.