Un matrimonio all’inglese – Il piacere di una commedia

Film: Un matrimonio all'inglese Tratto da un testo di Noel Coward e diretto da Stephan Elliot, il film è un esempio di puro divertimento con un cast in stato di grazia: Jessica Biel, Kristin Scott Thomas e Colin Firth.

Per tornare alla regia dopo dieci anni di assenza, Stephen Elliot, regista di Priscilla regina del deserto, ha scelto un gioiello teatrale di Noel Coward già portato sullo schermo da Alfred Hitchcock (Una fragile virtù). Un matrimonio all’inglese (titolo italiano di Easy virtue) gioca con eleganza e la giusta dose di perfidia sul contrasto tra la vecchia Inghilterra, arroccata nei suoi antichi riti da ex impero e l’America, simbolo del nuovo mondo. Il tutto passa per uno spietato gioco familiare.

Al centro c’è Larita, una ragazza americana abituata a una vita indipendente che si innamora e sposa un coetaneo inglese conosciuto in Francia. Larita accetta di buon grado di andare in Inghilterra a conoscere la famiglia del marito che vive affogata dai debiti in una splendida villa di campagna. Fin da subito emerge che la suocera la detesta e le cognate l’aspettano con il fucile spianato. L’unico suo alleato è il suocero, il solo componente della famiglia che dimostri di rifiutare il gioco dell’ipocrisia e di saper apprezzare l’ironia e l’indipendenza rispetto alle regole.

In un certo senso la sequenza simbolo di questo gioco di contrasti tra due visioni del mondo è quella della caccia alla volpe cui Larita partecipa in moto. Naturalmente trattandosi di una commedia di Noel Coward, le cose vanno più in profondità del semplice scontro tra nuovo e vecchio mondo e dell’intruso a corte, fino a toccare in profondità anche Larita e il prezzo da pagare alla propria indipendenza. Non solo: ma sul piano puramente teatrale, c’è un gioco perfetto di personaggi minori da antologia, primo tra tutti il maggiordomo, e di canzoni che, inutile dirlo, sono il condimento perfetto per la storia.

 

Film: Un matrimonio all'inglese

Un matrimonio all’inglese è un divertimento da non mancare con un cast che funziona a meraviglia a cominciare da Jessica Biel, autentica rivelazione comica, protagonista di una performance d’antologia, perfetta per tempi comici e sfumature. Poi ci sono il suocero Colin Firth, che conferma il suo talento duttile e la sua vocazione per la commedia, e Kristin Scott Thomas, semplicemente grande nel ruolo della suocera odiosa. Una citazione la merita anche il suo cane, protagonista, suo malgrado, di una delle scene più divertenti di un film in cui, come è stato notato, gli attori non solo sono bravissimi ma sanno anche cantare.

Paolo Biamonte