Una Vita da Gatto

Aggiornato il Dicembre 7, 2016 da Il Guru dei Film

Barry Sonnenfeld dirige il premio Oscar Kevin Spacey in Una Vita da Gatto, piacevole commedia per famiglie e per amanti dei felini… 

Il regista della serie Men in Black, da cui trae la verve grottesca, torna al genere leggero e ci propone un film che ripercorre una formula già sperimentata, in cui il protagonista, a causa di uno strano effetto magico, viene a ritrovarsi incarnato in qualcosa d’altro…

Nel caso specifico abbiamo Kevin Spacey nel ruolo di Tom Brand, un miliardario di grande successo che mentre tenta di recuperare il rapporto con i propri cari, scopre, a seguito di un incidente, di essere intrappolato nel corpo di un gatto.
Adottato dalla sua stessa famiglia, Tom divenuto felino con il nome di Mister Fuzzypants sperimenterà una nuova prospettiva di vita all’interno di casa sua.

Un’occasione per Spacey, uno dei migliori attori di Hollywood per divertirsi e divertire in una veste inedita: “L’ho vista come una grande opportunità, perché adoro le commedie”, spiega l’attore due volte premio Oscar. “Spesso la gente mi vede in ruoli più oscuri e tormentati, nei panni del cattivo. Ma per me è una gioia poter andare al lavoro ogni giorno e fare qualcosa di molto divertente, veloce e brillante”.

Non c’è solo il gatto Kevin a regalare talento al film che vede la partecipazione di una splendida Jennifer Garner e del mitico Christopher Walken.

Naturalmente il film non ha particolari pretese autoriali e segue un impianto narrativo – il riscatto dall’egoismo, la redenzione che arriva attraverso un’esperienza inattesa che ci mostra il mondo da un’ottica nuova etc. – piuttosto noto e battuto nel genere family-movie.

Interessante l’aspetto tecnico della realizzazione gestito dal supervisore degli effetti visivi, Craig Hayes, a cui è stato affidato il difficile compito di riprodurre i gatti al computer.

Per digitalizzare in modo realistico gli animali sono stati addestrati dei gatti in carne e ossa insegnandogli a compiere certi movimenti, per poi riprodurli. Per il protagonista, detto anche “pelosone”, sono stati utilizzati sei gatti diversi, ognuno addestrato a svolgere determinati compiti.

Un motivo in più per gli amanti degli amici felini per accomodarsi in sala!

Paolo Piccioli

Il trailer di Una Vita da Gatto dal 7 dicembre al cinema

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