Vi Presento i Nostri – Com’è dura diventare un patriarca

Aggiornato il Gennaio 13, 2011 da Il Guru dei Film

Film: Vi presento i nostri

Terzo capitolo della commedia che contrappone Ben Stiller e il suocero Robert De Niro.

 

Vi Presento i Nostri è il terzo capitolo della saga, per dir così familiare, che vede tendenzialmente l'uno contro l'altro Greg Focker-Ben Stiller e il suo suocero ex agente della CIA Jack Byrnes-Robert De Niro.

Con una certa presunzione, si darà per scontato che nessuno tra i lettori se ne avrà a male se non ci dilunghiamo sul gioco di parole da cinepanettone tra il suono del cognome fockers e il termine fuckers (la traduzione ve la risparmiamo ma pensate a fuck you che vuol dire vaffa) su cui sono costruiti i titoli originali (Meet the Fockers, secondo capitolo, Little Fockers questo qui).

La storia è questa: dopo anni di sospetti e incomprensioni varie, Jack decide che è arrivato il momento di concedere a Greg la chance dell'investitura a futuro patriarca del clan Fockers-Byrnes. Nel frattempo a Greg e sua moglie Pam (ancora Teri Polo, che qui praticamente ha un cameo) sono nati due gemelli, un maschio tranquillissimo e solitario e una femmina scatenata, un quasi bullo che però ama il fratellino. I due little Fockers (capito il titolo?) compiono cinque anni e così Greg ha l'occasione di mostrare le sue doti di patriarca proprio alla festa di compleanno. Anche se non ci sono i suoi genitori fuori di testa a complicargli la vita con Jack, Dustin Hoffman e Barbra Streisand compaiono in pochissime scene, Greg avrà il suo da fare. Torna Owen Wilson nel ruolo dell'ex di Pam e arrivano due new entry: la rappresentante di un a casa farmaceutica che produce un omologo del Viagra Jessica Alba e l'imprenditore Harvey Keitel.

Film: Vi presento i nostri

E' inutile dire che il personaggio di Jessica Alba è una pubblicità del sex appeal femminile che, così come il simil Viagra su Jack, farà effetto su Greg.

Ciascuno a modo suo contribuisce a rendere sempre più accidentata la sua strada verso l'investitura a patriarca.

Non è che ci sia moltissimo di più da dire. Paul Weitz dirige il film sfruttando meccanismi ben oliati e, in perfetto stile Ben Stiller, non mancano le occasioni di farsi una risata anche quando l'umorismo è di grana grossa.

Certo che tra il Robert De Niro dei Fockers e quello di Taxi Driver e Toro Scatenato sembra esserci di mezzo una vita.

Paolo Biamonte