World War Z (2013)

Aggiornato il Luglio 1, 2013 da Il Guru dei Film

World War Z (2013)Il kolossal zombie-horror con protagonista Brad Pitt.

Filadelfia, Stati Uniti. Gerry e la sua famiglia vengono sorpresi in strada da un’inspiegabile e violenta sommossa, si tratta di gente impazzita con istinti omicidi, un’improvvisa e misteriosa infezione sta contagiando la popolazione mondiale con esiti catastrofici.

Dopo essere stato tratto in salvo con grande difficoltà, Gerry trova riparo con i suoi cari su una nave militare, in realtà la sua presenza è richiesta per il lavoro svolto in passato al soldo delle Nazioni Unite: il suo compito specifico, insieme a un giovane virologo, è quello di raggiungere il luogo da cui è nata l’infezione per trovare un rimedio.

La figura del morto vivente/infetto ha raggiunto lo status di fenomeno “mainstream”, può dare fastidio agli esegeti dell’horror, sino a pochi anni fa i non morti putrescenti con istinti assassini erano relegati ai solo fans del genere (pur sempre milioni di individui) ma di recente, complice anche il successo televisivo della serie “The Walking Dead”, i morti viventi hanno cominciato ad attrarre sempre più persone e iniziative trasversali (libri, fumetti, ecc.). “World War Z” racchiude questa prerogativa e si propone come il primo horror-zombie per famiglie (anche se per i più piccini resta uno spettacolo troppo forte e non consigliabile), roba che a leggerla fa abbastanza storcere il naso, eppure di questo si tratta: Il film è un PG-13, senza effetti sanguinolenti e richiami splatter in bella mostra. La pellicola diretta da Mark Foster segna anche un passo importante per tutto il genere, dato che stiamo parlando dell’horror più costoso di tutti i tempi: 190 milioni di $, una cifra mostruosa, quasi imbarazzante.

World War Z (2013)

“World War Z” è tratto da un libro di successo di Max Brooks del 2006 (World War Z La guerra mondiale degli zombi) e ha per protagonista il celebre Brad Pitt (anche produttore) che non ha alcuna difficoltà nel calarsi nella parte di Gerry, il capo-famiglia bravo, bello (50 anni e non sentirli) e pure intelligente, il funzionario delle Nazioni Unite preposto all’azione che viene sballottato per tutto il mondo, in cerca dell’antidoto per sconfiggere l’infezione. Per gli appassionati del genere zombi niente di nuovo sotto il sole, se non per uno spregiudicato e riuscito utilizzo degli effetti speciali che descrivono torme di corpi aggrovigliati e inarrestabili, scene mai viste prima che segnano il migliore momento della pellicola, quello nella straniante cornice di Gerusalemme, altra intuizione felice, quasi a richiamare scenari biblici (Armageddon) di morte e distruzione. In questa sequenza gigantesca vengono coinvolti migliaia di zombi-infetti a cingere d’assedio Gerusalemme fortificata da un muro e precipita i protagonisti in una fuga allucinante, del resto “World War Z” è la cronistoria di una fuga continua, il regista Mark Foster in questo caso utilizza al meglio gli effetti speciali e le scenografie.

Prima parte di pellicola molto tesa e ben ritmata, gli zombi-infetti, nel film vengono proprio definiti “zombi”, sono sempre minacciosi e terrificanti, non esitano a scagliarsi con rapidità come nella serie di “28 Giorni Dopo”, il make up mostruoso è discreto e nei minuti iniziali l’attenzione si sofferma sulla trasformazione di un uomo in zombi tra contorcimenti e spasmi abbastanza disturbanti. Nel prologo Brad Pitt deve farsi un bel mazzo per portare in salvo la famigliola, una delle bimbe soffre del solito asma e necessita del solito aspiratore visto in decine di altri film ma pazienza, quindi raggiunge un palazzo per attendere l’arrivo di un elicottero per un’altra delle scene migliori del film.
“World War Z” ha però subito dei travagli produttivi e la lievitazione fuori controllo del budget, questi problemi si sentono tutti verso il finale, completamente rigirato e non all’altezza del resto della pellicola.

Alcuni screen-test hanno indotto al posticipo di circa un anno della pellicola e l’aggiunta di nuove sequenze, più accomodanti e meno traumatiche. La parte conclusiva tradisce il respiro globale e grandioso della vicenda, vengono visitati diversi punti del mondo, e si concentra negli spazi chiusi in un’avventura survival che ricorda il primo “Resident Evil”. A fianco di Pitt fanno bella figura la moglie interpretata da Mireille Einos e la curiosa soldatessa israeliana Segen di Daniella Kertesz, nel cast anche una parte di rilievo per l’italiano Pierfrancesco Favino. L’italia ricompare anche con una panoramica di Piazza San Marco a Venezia. Peccato per un paio di momenti non voluti che più che suscitare paura fanno sorridere e per il finale “buonista”. Molto buoni gli incassi dei primi week end ma per superare il budget di partenza serve una grossa risposta del pubblico, un eventuale successo porterà altre produzioni a investire nel filone mentre il sequel del film è già suggerito dalla conclusione aperta.

Titolo Originale: “World War Z”
Paese: U.S.A.
Rating: 7/10