World War Z

Aggiornato il Giugno 26, 2013 da Il Guru dei Film

world war zBrad Pitt è il protagonista di questo convincente film che mescola thriller politico all’action e alle storie di zombie e che sembra destinato a diventare una franchise.

World War Z è una combinazione, intelligente e spettacolare, tra action, film di zombie e il filone thriller politico fondato sull’incubo della pandemia.

Frutto di un budget vertiginoso, negli USA e nei Paesi dove è uscito sta incassando molto bene e, già a questo punto, si ipotizza una possibile serie che offrirà dunque a Brad Pitt, che è anche il produttore del film, di trasformare l’impiegato ONU Gerry Lane nell’eroe di una franchise.

D’altra parte anche il romanzo da cui è tratto, e che è scritto da Max Brooks, figlio di Mel Brooks, sembra sia stato concepito con l’obiettivo di generare una trilogia.

Dunque un film di zombie, ma non in senso classico. 

Tutto comincia a Philadelphia dove l’impiegato dell’ONU Gerry Lane (Brad Pitt) è in  macchina nel traffico, insieme alla famiglia. Improvvisamente le strade sono invase da un’orda zombie affamati che assalgono la folla nelle strade e la mordono, creando così nuovi zombie.

 

world war z

Lane viene contattato dai suoi capi, viene tratto in salvo con la sua famiglia e portato a bordo di una portaerei al largo nell’oceano. Qui scopre la verità: una pandemia partita dalla Corea del Sud sta contagiando il mondo intero (si è salvata solo la Corea del Nord che ha tolto tutti i denti alla popolazione). Al momento non esiste rimedio. 

A Lane viene offerto una sorta di scambio: la sua famiglia potrà rimanere al sicuro sulla portaerei solo se lui accetterà di prendere parte a una missione ad altissimo rischio insieme a una squadra di Seals e a un virologo.

Grazie a questo espediente il film seguirà i protagonisti in giro per il mondo, dalla Corea a Glasgow fino in Israele alla ricerca di un metodo per sopravvivere agli zombie.

World War Z è un film che punta più sulla suspence che sull’horror e non trascura allusioni a tematiche politiche come il rispetto del Pianeta, la libertà, il controllo del popolo da parte delle dittature. 

La regia è di Marc Foster, quello di Neverland e del Bond di Quantum of Solace.

 

Paolo Biamonte

 

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