Aggiornato il Novembre 19, 2009 da Il Guru dei Film
Il genere catastrofico torna in grande stile al cinema con le manie di grandezza del regista Roland Emmerich, il suo nuovo film distrugge la terra del 2012 e sbanca tutti i box office.
Alcuni scienziati in diversi punti del mondo si accorgono che la terra sta per subire un tracollo disastroso per il surriscaldamento del nucleo che provocherà, di lì a poco, terremoti e esplosioni terrificanti. Per fronteggiare la catastrofe le nazioni più potenti attuano un piano di evacuazione all’oscuro della popolazione, solo pochi fortunati potranno salvarsi dall’imminente tragedia prevista per il 2012, come avevano detto millenni prima gli antichi Maya. Intanto lo spiantato scrittore Jackson Curtis è andato a casa della ex-moglie per portare i due figli a fare un campeggio al parco di Yellowstone, l’allegra combriccola quando giunge sul posto scopre che la zona è recintata e sorvegliata da militari.
Ronald Emmerich gira sempre lo stesso film da ormai quasi 15 anni, la sua prerogativa è raffigurare distruzioni su vasta scala con qualche variazione sul tema, dal remake di "Godzilla" (1998) a "L’alba del giorno dopo" (2004) sino all’ultimo "2012": questa volta tocca al pianeta terra nella sua globalità a subire disastri di ogni genere. I film del regista di origini tedesche hanno negli effetti speciali debordanti un altro fattore determinante, un’invadenza continua e insistita al punto da farne un marchio di riconoscimento, i risultati si possono discutere ma Emmerich in fondo è un autore a tutto tondo che è riuscito a imporsi nell’immaginario. Nei primi quattro giorni di programmazione "2012" ha già incassato 230 milioni di dollari, a fronte di un budget di produzione di 200, un consenso esagerato e, per certi versi, preoccupante dato che il film non è il disaster-movie definitivo che era lecito attendersi.