Aggiornato il Settembre 12, 2012 da Il Guru dei Film
Charlton Heston in un film di fantascienza dispotica anni ’70.
Nel 2022 l’umanità è in ginocchio per la sovrappopolazione e l’inquinamento, le risorse vitali scarseggiano a cominciare dai generi alimentari che vengono razionati, mentre solo a una piccola elite di ricchi e fortunati sono concessi privilegi e agiatezze.
L’agente Thorn si barcamena tra indagini e servizi d’ordine, un giorno viene coinvolto nel caso di omicidio di un pezzo grosso della Soylent, la società leader nella distribuzione di cibo sintetico prodotto dalla lavorazione del plancton marino.
Da un romanzo di Harry Harrison intitolato “Largo! Largo!” un film molto lucido e inquietante, basato su dati statistici (di allora), che non va molto lontano dalla realtà nelle sue fosche previsioni situate, più o meno, nell’epoca attuale che il titolo italiano indica nell’anno 2022. Siamo dalle parti della fantascienza sociologica, poco o per nulla incline al dispiegamento di particolari effetti speciali, che interpreta i sintomi negativi della società dei primi anni 70, ben racchiusi nel montaggio fotografico che apre la pellicola: fotogrammi di un mondo sempre più succube di inquinamento, sfruttamento delle risorse e sovrappopolazione. L’impatto scenografico è tutt’altro che imponente, nessun scenario si può definire spettacolare, al contrario si notano strade fatiscenti e persone ammassate ovunque per la mancanza di spazio nel tentativo riuscito di trasmettere il grigiore e la decadenza dell’umanità del futuro, paralizzata in uno stato di regressione e disfacimento.
In questo contesto difficile si muove l’agente Thorn di Charlton Heston, qui al suo terzo film di fantascienza di peso dopo il capolavoro “Il Pianeta delle Scimmie” (1968) e il notevole “1975: Occhi bianchi sul pianeta Terra” (1971), un personaggio poco eroico ma anche per questo più credibile, dotato comunque di una purezza di fondo, maturata grazie anche alla compagnia del vecchio Sol, il collaboratore interpretato da Edward G. Robinson che ricorda quando la Terra era ancora un posto bello dove vivere e la natura cresceva incontaminata, i cibi erano veri e non sintetiche riproduzioni in tavolette colorate. “”2022 I Sopravvissuti” è uno dei primi film di fantascienza su cui aleggia un nemico indistinto, una multinazionale con pochi scrupoli, che muove le pedine (umane) a favorire un disegno globale, di profitto certo, ma anche di controllo e sopravvivenza.
A colpire, più dell’indagine personale del protagonista Thorn intorno a un omicidio, è la divisione sociale in caste in quel di New York, una città popolata da decine di milioni di persone per lo più straccioni e disperati, lo stesso personaggio interpretato da Heston in fondo é un privilegiato, ha un lavoro che si suddivide tra le investigazioni notturne e il servizio d’ordine di giorno, invece per i più deboli e stanchi di vivere é prevista una dolce morte assistita nel Tempio. Vi sono i ricchi che vivono in agiati appartamenti, abitazioni fornite di comfort impensabili come cibi ormai introvabili, l’enfasi che si pone nell’inquadrare un bel pezzo di carne coglie nel segno, ogni proprietario (uomo) ha inoltre a disposizione giovani e belle ragazze, chiamate Dotazione, servizievoli e pronte a soddisfare ogni capriccio. Curiosità da notare: tra i gadgets presenti in queste case per pochi eletti si vede un vero videogioco da sala, in pratica molto simile a quelli immessi sul mercato solo a partire dalla fine degli anni 70.
Il titolo originale “Soylent Green” si riferisce al nuovo prodotto di mercato della multinazionale Soylent, intorno a questo rivoluzionario alimento ruota il caso di un omicidio, dietro si scoprono scenari raggelanti che coinvolgono l’intera umanità, un fardello troppo grande anche per gli stessi uomini posizionati nei gradini più alti e capace di piegare le persone più sensibili, come il vecchio Sol che decide di lasciarsi cullare nelle stanze del Tempio, forse si tratta della scena più celebre del film: l’anziano viene introdotto in una stanza con schermi panoramici che riproducono le cose, i colori e le musiche che più ha amato in vita, una scena davvero toccante che anche Thorn condivide, se non si prova niente in questi momenti forse é il caso di cominciare a preoccuparsi, Edward G. Robinson muore per davvero poco dopo le riprese del film. “2022 I Sopravvissuti” procede verso una conclusione drammatica e rivelatrice, nel mezzo arriva l’agghiacciante sequenza delle ruspe che sollevano decine di corpi, sino all’ultima sequenza di un urlo soffocato e inascoltato. Grande film di fantascienza girato da Richard Fleischer, uno che nel campo fantastico ha dato molto con titoli del calibro di “20.000 Leghe Sotto i Mari” (1954) e “Viaggio Allucinante” (1966).
Titolo Originale: “Soylent Green”
Paese: U.S.A.
Rating: 8/10