Aggiornato il Novembre 3, 2016 da Il Guru dei Film
Nuova regia per Michele Placido che in 7 Minuti si dedica ad un tema sociale portando sul grande schermo l’opera teatrale omonima di Stefano Massini.
Una scelta coraggiosa quella di Michele Placido che, come spesso accade nelle sue prove da regista, propone al pubblico vicende che affondano le radici nella realtà storica del nostro paese e in generale dei nostri tempi.
Nel caso di 7 Minuti, il lavoro su cui si basa l’opera cinematografica è tratta da una storia vera, accaduta in Francia, a Yssingeaux, nel 2012. Undici donne, tra operaie ed impiegate, di nazionalità diverse, si trovano al tavolo di una delicata e emblematica trattativa di lavoro.
Placido, con la collaborazione dello stesso Stefano Massini e Toni Trupia alla sceneggiatura, trasferisce questo contenzioso all’interno di un’azienda tessile italiana da poco passata sotto il controllo di una multinazionale.
Il gruppo di donne, in rappresentanza di tutti i lavoratori, devono decidere se accettare o meno la richiesta di accorciare di 7 minuti la pausa tra un turno e l’altro in cambio del mantenimento del posto di lavoro.
In un contesto chiuso (che ricorda La parola ai giurati come dichiarato dal regista) si dipanano le singole posizioni con tutto il carico di storia personale e collettiva che esse rappresentano e la staticità tipica del lavoro teatrale viene compensata dall’elemento del tempo che è decisivo.
Infatti, è lo stesso Placido a confermare questo aspetto come determinante ai fini del racconto: ” Pur essendo questo film materia sociale di grande attualità, quello che più mi ha intrigato è il meccanismo di suspense che, assieme a Stefano Massini, abbiamo messo in scena. Perché l’altro grande protagonista del film è il Tempo. Il Tempo in cui in pochissime ore e in nome di quegli emblematici 7 minuti le nostre protagoniste dovranno mettersi a confronto”.
L’impianto narrativo si presta perfettamente a dare il giusto spazio a tutte le prove delle interpreti che compongono un cast di primordine per il quale citiamo: Ambra Angiolini, Cristiana Capotondi, Fiorella Mannoia, Maria Nazionale, Violante Placido, Clémence Poésy, Ottavia Piccolo, oltre a Michele Placido.
In questo meltin pot di nazionalità e caratteri diversi spiccano tra le altre la sempre impeccabile Ottavia Piccolo (che ha recitato anche nella pièce teatrale), l’idealista e rude Fiorella Mannoia e la borgatara Greta, interpretata da Ambra Angiolini che svela un inedito lato oscuro.
Forse il film di Placido è a tratti un po’ scolastico e scontato nel voler rappresentare con approccio “didascalico” le varie anime del gruppo e della società.
Probabilmente avrebbe giovato alla trasposizione una maggiore libertà creativa e di espressione rispetto al canovaccio di partenza che finisce per risultare un po’ “già visto”.
7 Minuti è stato presentato nella Selezione Ufficiale e accolto con favore nell’ambito della Festa del Cinema di Roma 2016 e certamente rappresenta un’opportunità di intrattenimento diversa rispetto all’offerta cinematografica del periodo.
Paolo Piccioli