Aggiornato il Ottobre 29, 2014 da Il Guru dei Film
E’ stata presentata al Festival di Roma la pellicola A Most Wanted Man (La Spia), che rimarrà tristemente celebre come l’ultimo progetto a cui ha preso parte Philip Seymour Hoffman …
scomparso recentemente a febbraio del 2014.
Sono il regista Anton Corbijn e Willem Dafoe (che nel film interpreta un banchiere che si ritrova immischiato in una trama di giochi di potere) a portare nella Capitale questo lungometraggio, ispirato all’omonimo romanzo di John Le Carrè e che offre allo spettatore una storia di spionaggio ricca di suspense, nonostante la quasi completa mancanza di scene d’azione.
Abbiamo intervistato Willem Dafoe e Anton Corbijn, che ci hanno raccontato come si sono trovati a lavorare insieme sul set e a cui abbiamo chiesto un ricordo dell’ultima interpretazione di Hoffman.
“Non penso di voler ridurre tutto ad un unico ricordo. – ha dichiarato Corbijn – Penso che sia stata una bellissima avventura, perché era una persona di grandissima intensità e profondità. Ha capito a fondo il suo personaggio ed era bellissimo vedere il modo in cui ogni giorno trovasse metodi diversi per immergersi ancora di più in profondità. Quello che ha detto Willem di me e del mio modo di lavorare in maniera intuitiva, può funzionare solo se hai degli attori del calibro di Willem e Philip, che capiscono il loro personaggio e sono in grado di dartelo”.
Abbiamo poi fermato Dafoe e Corbijn sul red carpet ‘serale’ del Festival e i due hanno ricordato nuovamente il collega scomparso: “Ci sono così tanti ricordi. – ha dichiarato il regista – Willem ha girato molte scene con Philip. Aveva una forza impressionante, sia fisicamente che mentalmente. Come attore, era uno che non si perdeva in ca**ate. Si concentrava sul suo lavoro”.
“Era completamente dedito al suo lavoro. – ha aggiunto Willem – Mi sembrava di conoscerlo da sempre ed è una chiara dimostrazione della sua flessibilità. Lui c’era sempre quando giravamo le varie scene. L’ho sempre ammirato ed è stato un piacere lavorare con lui”.