Aggiornato il Luglio 3, 2015 da Il Guru dei Film
“Antonia” di Ferdinando Cito Filomarino, unico italiano in concorso alla 50esima edizione del Festival di Karlovy Vary, sarà presentato il 4 luglio in anteprima mondiale.
‘Antonia’: Ferdinando Cito Filomarino racconta la storia della poetessa Antonia Pozzi
“Antonia” è il ritratto di un’artista, Antonia Pozzi, riconosciuta dal premio Nobel Eugenio Montale come uno dei più grandi poeti del Novecento: eppure nella sua breve esistenza non ha mai saputo di esserlo.
Il film ripercorre gli ultimi dieci anni della vita della poetessa, vissuta a Milano durante il ventennio fascista. Sedicenne, scrive in segreto febbrilmente sul suo diario l’amore impossibile con il suo professore del liceo, gli incontri, i tormenti, le passioni; il regista la segue nella trasformazione dal reale al poetico, riflessa sul viso, sul corpo, nelle fotografie che scatta e sulle pagine che scrive. Fino a quando, a soli ventisei anni, il 3 dicembre del 1938, Antonia Pozzi si toglie la vita. Fino a quel giorno non aveva pubblicato nessuna delle sue poesie.
Dacia Maraini sul film ha scritto: “Antonia Pozzi è stata una donna dalla vita drammatica, che varrebbe la pena di conoscere meglio. […] Un poeta ha a che vedere con la magia delle parole e la poesia della Pozzi in questo è strabiliante: una poesia non esibita, che non vuole assolutamente colpire lo stomaco del lettore ma che lo conquista con la sobrietà, con la ricerca della parola profonda, dei significati”.
«Luca Guadagnino [che produce con la sua “Frenesy Film Company”] è un amante della poesia di Antonia Pozzi e ha sempre voluto produrre un film su di lei – dichiara il regista Ferdinando Cito Filomarino – Me ne parlò pensando che io e lei ci saremmo “incontrati”. Sono sempre stato molto affascinato dagli artisti e quando ho letto le poesie di Antonia ho immediatamente sentito in quelle pagine una forte affinità. Poi studiandola a fondo ho capito, conoscendo anche molto bene il contesto e i luoghi della sua vita – dalla nostra comune città di Milano alle montagne circostanti – la grande occasione che avevo di creare con il cinema il ritratto di un’artista e della sua arte».
Ferdinando Cito Filomarino è qui al suo esordio nel lungometraggio dopo essersi fatto conoscere e apprezzare in tutto il mondo con il cortometraggio Diarchia, con Riccardo Scamarcio, Louis Garrel e Alba Rohrwacher, premiato ai Festival di Locarno, al Sundance, ai Nastri d’Argento, e nominato agli European Film Awards. Fu prodotto da Luca Guadagnino – uno dei cineasti italiani oggi più in vista per il suo Io sono l’amore, distribuito con successo in America, e presto di nuovo sugli schermi con A Bigger Splash – e da Marco Morabito, anche produttore di Antonia.
Scritto da Ferdinando Cito Filomarino e Carlo Salsa, il film è montato da Walter Fasano, fotografia di Sayombhu Mukdeeprom, scenografie Bruno Duarte, costumi di Ursula Patzak (guardaroba Pozzi di Fendi).
Il film è interpretato da Linda Caridi nel ruolo di Antonia Pozzi, Filippo Dini (Antonio Maria Cervi) Alessio Praticò (Remo Cantoni), Perla Ambrosini (Teresita), Maurizio Fanìn (Roberto Pozzi), Federica Fracassi (Lina Cavagna Sangiuliani), e il grande alpinista Hervé Barmasse che interpreta una guida alpina.
“Anima musicale e facile a perdersi nell’onda sonora delle sensazioni, la Pozzi stava già superando lo scoglio della poesia femminile, l’incaglio che fa dubitare tanti della possibilità stessa di una poesia di donna.” (Eugenio Montale).