Aggiornato il Aprile 12, 2018 da Il Guru dei Film
Torna il cinema d’autore firmato Luchetti.
#MarcoGiallini #ElioGermano #DanieleLuchetti
Esce in sala Io Sono Tempesta, il nuovo lavoro del regista romano Daniele Luchetti che ci presenta una commedia tragicomica e surreale sul potere del denaro.
Una farsa sociale, un’opera buffa, una commedia invernale sul potere del denaro. Lontana – ma solo per essere più libera – dai fatti di cronaca e dal dovere di essere verosimile, vuole raccontare, sorridendo e con un tono di fiaba, una fetta di Italia che il nostro cinema affronta sempre col tono serio del cinema del dolore.
Questo si legge nelle note di produzione di Io Sono Tempesta di cui Daniele Luchetti, oltre a essere regista, è anche sceneggiatore insieme a Sandro Petraglia e Giulia Calenda con i quali ha condiviso sin dall’inizio il progetto che prende le mosse da fatti di cronaca politica di qualche anno fa.
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Io Sono Tempesta – Il Trailer
I riferimenti all’epopea berlusconiana sono evidenti e dichiarati, tanto che gli autori hanno svolto un vero e proprio lavoro di ricerca sui materiali di cronaca relativi alla figura dell’ex-premier e imprenditore, anche se alla fine il personaggio di Numa Tempesta, interpretato da Marco Giallini, assume caratteristiche del tutto generiche.
Si tratta, come spiega lo stesso Luchetti, di un modello d’imprenditore e uomo d’affari di cui si vedono esempi in molti paesi europei e non solo. Un personaggio che è in effetti una sintesi di un capitalista contemporaneo e cialtrone molto diffuso.
Numa Tempesta infatti è un finanziere stra-ricco con pochi scrupoli che a causa di una vecchia condanna per evasione fiscale sconta un anno di pena ai servizi sociali e incontra Bruno, giovane padre travolto da una crisi economica. L’incontro sembrerebbe offrire ad entrambi l’occasione per una rinascita all’insegna dei buoni sentimenti e dell’amicizia.
Un ruolo, quello di Tempesta, cucito su misura per l’imponente Marco Giallini che realizza sulla scena l’unione perfetta tra fascino empatico e animo truffaldino e a suo modo spietato del protagonista.
Accanto a Giallini, ad alzare ulteriormente il livello di bravura, troviamo Elio Germano, semplicemente adorato da Luchetti, che si cala nei panni di Bruno e forma la coppia d’assi intorno alla quale ruota il film.
A completare il cast di professionisti c’è infine Eleonora Danco, autrice teatrale ed interprete propositiva ed originalissima per il personaggio di Angela, mentre gli altri ruoli sono stati affidati a talenti esordienti e ad attori presi dalla strada, secondo una scelta che si richiama in qualche modo al neo-realismo, evocato da Luchetti.
Così il regista descrive il suo lavoro per Io Sono Tempesta: “Penso sia arrivato il momento di dimenticarci che il cinema a sfondo sociale possa essere soltanto o politico o drammatico, dobbiamo renderci conto che possiamo usare invece il fondo reale – come accadde nel post Neorealismo – per raccontare questi temi con il genere della commedia nell’obbiettivo di far sorridere senza rinunciare ad una visione politica o artistica. Penso che la commedia italiana possa ambire ad abbandonare di tanto in tanto il mondo medio borghese per andare ad esplorare altri territori oggi in mano al cinema sempre e solo drammatico”.
Paolo Piccioli