Morgan (2016)

Aggiornato il Aprile 8, 2017 da Il Guru dei Film

Morgan è l’esordio alla regia di Luke Scott … sulle orme del padre Ridley Scott.

La consulente Lee Weathers è inviata in un laboratorio segreto per indagare su un incidente causato da Morgan, un essere vivente creato artificialmente con le sembianze di una ragazzina …

Tit. Originale: Morgan
Paese: USA
Rating: 7/10

La consulente Lee Weathers è inviata in un laboratorio segreto per indagare su un incidente causato da Morgan, un essere vivente creato artificialmente con le sembianze di una ragazzina. Morgan ha manifestato comportamenti aggressivi e procurato il ferimento di un membro dell’equipe scientifica che la tiene sotto controllo. La giovane Lee deve capire se non vi siano i presupposti di imminenti effetti collaterali, in passato già accaduti con conseguenze più gravi in altri esperimenti, ed eseguire gli ordini del Direttivo, l’organo di comando supremo.

Morgan (2016)

Non è facile essere figlio di un uomo famoso, se poi cotanto padre si chiama Ridley Scott e decidi di fare il suo stesso lavoro, la posta in gioco raddoppia, una situazione molto più frequente di quanto non si possa immaginare, in particolare nel mondo del cinema. Succede a Luke Scott che alla “tenera” età di 48 anni fa il debutto alla regia con un film di fantascienza, diciamo che se l’è presa comoda, da notare che anche Ridley Scott esordisce a 40 anni con “I Duellanti” (1977). Il nome di Ridley Scott è talmente ingombrante da essere anche tra quelli dei produttori della pellicola, non poteva essere altrimenti, Luke però deve essere uno che non si fa molti problemi, di recente è stato il regista della seconda unità di “The Martian”, il film con Matt Damon su Marte diretto dal padre. Se da una parte le agevolazioni per il rampollo sono evidenti, il prezzo da pagare è di essere sottoposti a una valutazione del proprio operato con pregiudizi (inevitabili) e severità.

Luke Scott se la cava, senza strafare, con un film piccolo ma compatto nella sceneggiatura e per l’ambientazione chiusa in gran parte in ambienti sotterranei, le riprese in esterno non mancano e riguardano paesaggi boschivi verso il finale. Morgan è un film minimal, semplice ed efficace, con il torto di essere uscito con qualche anno di ritardo rispetto a opere similari, come l’inglese “Ex Machina”, inoltre potrebbe anche essere scambiato per un episodio della recente “Black Mirror”, detto come un complimento visto l’elevata qualità della serie. Luke Scott è bravo a tenere desta la tensione di una storia non nuova ma scritta con mano felice da Seth W. Owen con i libri di P.K.Dick e il dvd di Blade Runner sul comodino. Nuove vite, replicanti, dubbi e vuoti esistenziali, sono il corollario di una sci-fi story dai risvolti inquietanti e con un colpo di scena che risulta telefonato, almeno per chi frequenta il genere, ma piacevole da seguire.

La presenza di Ridley Scott determina un cast di grande levatura, con Kate Mara in primo piano nelle vesti della gelida e professionale Lee Weathers, l’attrice dopo il flop avuto con “I Fantastici Quattro” è nella difficile fase di risalire la china, di certo è sempre più bella e sexy da morire, quando poi fa la dura come in questo caso è imperdibile. La Morgan del titolo è invece una delle giovani attrici più amate del momento, si tratta di Anya Taylor-Joy vista negli horror “The Witch” e “Split”, una bellezza diversa da Kate Mara ma di eguale fascino. Grande confronto tra attrici e personaggi. In ruoli secondari ma di peso si notano Michelle Yeoh, la scienziata-capo dell’equipe, il Dottor Shapiro di Paul Giamatti che si ritaglia uno dei momenti più belli e topici dell’intero film nella scena del test di valutazione faccia a faccia con Morgan.

Il nutrito elenco di nomi illustri prosegue con Jennifer Jason Leigh che, con un occhio ferito, sembra rifare il verso al suo ruolo in “The Hateful Eight”, il bravo e simpatico Toby Jones sembra nato per fare lo scienziato-topo da laboratorio come si vede in Morgan. C’è anche un (troppo) breve cammeo per Brian Cox che conferisce carisma. Dopo una prima parte riflessiva e psicologica, il secondo tempo di Morgan si apre a scene più movimentate e con un discreto body count. Tra le curiosità del film: uscito in Italia al cinema solo per un giorno, il 9 novembre 2016. Costato 8 milioni di $ ha incassato la stessa cifra risultando uno dei peggiori flop in America. Nonostante tutto il film merita di essere visto.