Aggiornato il Dicembre 22, 2016 da Il Guru dei Film
Il film di Natale della Disney quest’anno si chiama Oceania e arriva nelle sale italiane dopo i successi al Box Office internazionale.
Arriva al cinema la nuova Principessa partorita dalla Walt Disney e in particolare dalla coppia di registi John Musker e Ron Clements che ha nel suo curriculum titoli come Aladdin e La Sirenetta.
Il suo nome è Moana Waialiki nella versione originale, ma la protagonista di Oceania è stata ribattezzata in Italia Vaiana Waialiki per evitare sovrapposizioni con la Moana famosa nel nostro paese per altre gesta…
La firma di Musker e Clements ci regala un’animazione che richiama alla memoria i film anni ’90 con enfasi sulla parte musicale e sulla rappresentazione della figura femminile piena di forza, eroismo e romanticismo.
A differenza di altre protagoniste però Vaiana ha nel cuore non un “principe azzurro” ma le sorti del suo popolo e il sogno di scoprire la sua vera identità che affonda le radici nei millenni.
Ecco dunque che il suo viaggio attraverso l’Oceano, ambientato circa 2000 anni fa, porterà Vaiana e il suo compagno di mare, un semidio un po’ bizzarro di nome Maui, ad affrontare ogni sorta di creature e ostacoli per giungere alla fine di un percorso nella memoria e nella storia delle civiltà polinesiane e di quelle terre magiche.
Da un punto di vista tecnico Oceania realizza un mix tra computer grafica, utilizzata per la prima volta dai due registi, e animazione 2d tradizionale per segnare la differenza tra il mondo reale e quello immaginario.
Come sempre pervasiva e affascinante la colonna sonora del film firmata da Mark Mancina che contiene anche il pezzo How Far I’ll Go candidata come miglior canzone ai Golden Globe.
La versione italiana vede la partecipazione di Sergio Sylvestre e Rocco Hunt come interpreti del pezzo Prego (You’re Welcome), mentre la voce di Vaiana nel cantato è di Chiara Grispo.
Con Oceania la Disney torna alle atmosfere più classiche e tenta evidentemente di confermare i recenti successi di Frozen puntando su uno sviluppo lineare e rassicurante del racconto.
Il film uscito nelle sale americane e di altri paesi a Novembre ha raccolto già 285 milioni di dollari a fronte di un costo di produzione di circa 150.
Paolo Piccioli