Aggiornato il Maggio 12, 2016 da Il Guru dei Film
The Guest è un thriller dalle venature horror del regista di You Are Next …
Tit. Originale: The Guest
Paese: USA
Rating: 7/10
Anna Peterson è sorpresa dall’arrivo sulla soglia di casa di David, un commilitone del figlio morto in un’operazione militare. Il ragazzo si dimostra affabile e gentile, anche per questo la famiglia insiste per ospitarlo alcuni giorni, la sorella maggiore Anna è perplessa e il verificarsi di fatti inquietanti non la tranquillizza.
Il precedente horror You Are Next (2011) ha conferito al regista Adam Wingard un discreto ritorno di successo e notorietà, a suo favore bisogna riconoscere l’intenzione di non volersi ripetere con The Guest, un’opera non meglio identificabile in un solo genere, confusa con abilità in coordinate che vanno dal classico impianto thriller, all’azione, sino ai territori più congeniali dell’horror. Si percepisce l’impronta del regista e al retaggio del passato fatto di b-movies e serate consumate davanti a action senza troppe pretese. In fondo The Guest è questo: un film che non ambisce a slanci autoriali, improntato solo a rinverdire con freschezza dei meccanismi riconoscibili di certe opere del passato, magari bistrattate, ma sempre efficaci e divertenti.
Wingard viene dall’horror e si vede, il ritratto del protagonista David è inquietante e sinistro: sin dal primo istante sappiamo che qualcosa in lui è sbagliato. Forse il limite di The Guest è sapere da subito la sua natura maligna, le insistite inquadrature sul viso lasciano trasparire intenti poco piacevoli, ma questo funge da vero perno narrativo, in apparenza sembra come il ragazzo della porta accanto, tranquillo e gentile, oltre che essere di bello aspetto. L’attore Dan Stevens è ideale per la parte di David, biondo e prestante, perfetto per nascondere un’indole omicida che nel corso della vicenda affiora con esplosioni di violenza improvvisa. In questo senso si sviluppano una serie di circostanze classiche ma ben inserite nel contesto, come l’episodio della rissa al pub, in cui David dà sfoggio di brutale forza sotto gli occhi di un atterrito Luke, il fratello minore della famiglia Peterson, vessato dai bulli della scuola.
Un ulteriore gancio rètro è il tappeto sonoro a base di synth anni 80, davvero pregevole al punto da scomodare paragoni con soundtrack più blasonate come quella di “Drive” di Refn. Wingard nel suo piccolo ha il dono di sposare con ottimi risultati le immagini con la musica, con richiami evocativi in diversi punti, soprattutto verso il finale che sfrutta gli addobbi grotteschi di una festa di Halloween per sprofondare The Guest in un vero scenario horror. Da questo punto di vista la figura di David si staglia come un vero e proprio boogeyman, non manca il retroscena della sua origine che scatena una componente action con la comparsa di armi e sparatorie, ma resta un margine di sgomento e incomprensibile abisso che lo accomuna ai serial killers (mascherati) più famosi.
La “final girl” del recente cinema horror/fantastico Maika Monroe, alla ribalta per “It Follows”, è presente nel bel ruolo della sorella maggiore Anna, attratta dal nuovo arrivato David che in fondo è un bel ragazzo, ma anche diffidente di questo sconosciuto sbucato dal nulla. Molto carina, l’attrice lascia trasparire un talento naturale, sembra nata per questo tipo di pellicole. Il finale, molto gustoso, è da vero b-horror! Importanti i prossimi progetti di Wingard: un nuovo e imminente horror intitolato “The Woods” (2016) e il remake impegnativo del celebrato sud coreano I Saw The Devil.
Sciamano