Aggiornato il Aprile 4, 2016 da Il Guru dei Film
Erotismo, sangue e vampiri in Kiss of the Damned, il debutto registico di Xan Cassavetes …
Tit. Originale: Kiss of the Damned
Paese: USA
Rating: 8/10
La vampira Djuna vive ritirata in una villa del Connecticut, un giorno per caso conosce l’affascinante Paolo, ne è attratta ma lo respinge per tenere nascosta la sua maledizione. L’uomo non desiste e pur di stare al fianco di Djuna sceglie di diventare una creatura della notte, insieme sono felici ma a spezzare l’equilibrio è l’arrivo della sorella della donna, la giovane vampira Mimi.
Kiss of the Damned è una delle più interessanti e sensuali variazioni sull’abusato tema del vampirismo, un ritorno a sensazioni perdute e viscerali, con uno sguardo al passato dal taglio moderno e seducente. Una prospettiva femminile della passione in modalità vampiresca, condotta dalla mano della regista Xan Cassavetes, figlia della leggenda del cinema indipendente anni 60 John Cassavetes. Xan, ormai 50enne, è una donna affascinante come i protagonisti vampiri del suo primo film, imprigionati in una storia d’amore tenebrosa e introduttiva a un esclusivo mondo di dannazione nascosto ed elitario. Un’opera prodotta in USA che sembra più un film (di nicchia) europeo per il suo essere refrattario allo spettacolo puro e molto (auto)indulgente, personale, quasi autobiografico, non a caso l’unico film recente accostabile è l’altrettanto mirabile “Solo gli amanti sopravvivono/Only lovers left alive” di Jarmush.
Xan Cassavetes sparge citazioni cinematografiche colte, i vampiri guardano in tv vecchi film di De Sica, Bunuel e John Cromwell, sospira l’amore eterno con il personaggio di Djuna della bellissima rossa Joséphine de La Baume, una vampira dal portamento nobile che riflette la realtà dell’attrice, figlia di un barone. La regista sembra prendere spunto dagli horror anni 70 di Jean Rollin, per via delle sue eroine sexy e ambientazioni isolate, molto bella la location della grossa villa nei pressi di un lago. La splendida colonna sonora accentua l’atmosfera (finto) vintage grazie ai pezzi strumentali originali di Steven Hufsteter, affiancati da altre canzoni ricercate e azzeccate come la lisergica ballata rocciosa “Wucan” dei Black Mountain, utilizzata in un threesome ad alta gradazione erotica. Djuna sembra rappresentare la sfera conservatrice dei vampiri, consapevole della condizione privilegiata ma al tempo stesso terribile della sua stirpe, ne incarna l’aspetto romantico e disperato, un destino che decide di condividere con l’amato Paolo di Milo Ventimiglia. Entrambi avvenenti gli attori si confrontano in scene erotiche notevoli e animalesche, piuttosto memorabile la sexy sequenza di Djuna incatenata al letto.
La terza incomoda è la conturbante Roxane Mesquida nella parte della vampira Mimi, il lato selvaggio e incontrollato della famiglia, una vera cacciatrice di prede umane da sedurre e ammazzare per il nutrimento e il piacere. La presenza della giovane Mimi sposta in modo ulteriore la pellicola sul versante della seduzione e del sesso, imperdibile ogni istante in cui compare, impossibile non rimanere ammaliati da una bellezza lasciva eppure irresistibile, una irrequietezza glorificata nella “classica” sequenza di adescamento all’interno di una discoteca. Costruito intorno al triangolo dannato dei tre protagonisti, il film staglia sullo sfondo una società di vampiri ricca e riservata, si lascia intendere che molti sono degli artisti come il personaggio di Xenia (Anna Mouglalis) e disprezzano con alterigia la razza umana (divertente tutto il dialogo nel corso di un ricevimento).
Il bacio del dannato è un atto che apre le porte di un mondo di tenebra e sangue, un prezzo da pagare che può condurre all’amore immortale, una cavalcata selvaggia nelle pieghe del tempo concessa a pochi e custodita con discrezione e scaltri accorgimenti, notevole da questo punto di vista l’intuizione del personaggio “tuttofare” della governante. I vampiri di Kiss of the Damned si nutrono di sangue ma possono fare a meno di quello umano, a riguardo le tenebrose battute di caccia (animali) nella notte, rifuggono la luce del giorno poiché letale e principio sul quale si regge il bel finale accompagnato da un uso discreto e minimale di effetti speciali. Per gli amanti dei vampiri è un titolo imperdibile.
Sciamano
Il Poster di Kiss of the Damned