Aggiornato il Marzo 11, 2015 da Il Guru dei Film
Chris Hemsworth è il protagonista del nuovo film di Michael Mann, un thriller che racconta la caccia a un cyber criminale tra Los Angeles, Chicago, Honk Kong e Jakarta. Con Viola Davis …
Con Blackhat Michael Mann torna nelle sale a sei anni di distanza da Nemico Pubblico. Stavolta punta sul cyber crimine e su uno dei giovani divi del momento, il Thor del grande schermo, Chris Hemsworth.
Blackhat nel gergo è sostanzialmente un hacker che usa le sue conoscenze per scopi criminali: proprio per questo tipo di reati il protagonista, un genio del computer, è finito in galera.
Ma quando un ovviamente misteriosissimo hacker provoca una catastrofe nucleare in Cina e un disastro alla Borsa di Chicago, i servizi di Cina e Stati Uniti fanno squadra e, attraverso un poliziotto cinese che aveva studiato con lui al MIT di Boston, decidono di rivolgersi al galeotto in via di redenzione offrendogli la libertà in cambio della cattura del villain super tecnologico.
Ne viene fuori un action thriller che si muove tra Los Angeles, Chicago, Honk Kong e Jakarta e che, anche se mette in mostra l’inevitabile repertorio di schermi con codici liquidi e le riprese dei cavi che trasmettono i dati, resta nel solco della tradizione e degli schemi narrativi di Mann che ama un cinema dalla mascella squadrata ed è un maestro nel dare un senso musicale a esplosioni e sparatorie.
Nello svolgimento della trama non poteva mancare l’amore incarnato dalla bella attrice cinese Wei Tang, nel ruolo della sorella del poliziotto cinese che, insieme all’agente dell’FBI Viola Davis, da la caccia al cattivo.
In attesa della resa dei conti finale di cui Mann è un maestro (il film ha stretti legami con Heat, Miami Vice e Collateral), Blackhat si svolge come una storia sull’alienazione contemporanea, raccontata con la proverbiale maestria tecnica.
Paolo Biamonte
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