Aggiornato il Luglio 29, 2014 da Il Guru dei Film
Matt Reeves dirige il nuovo capitolo del reboot che dipinge l’uomo come la vera minaccia della Terra a contrasto con la grande saggezza e i tormenti di Caesar, leader dei primati. Con Jason Clarke, Gary Oldman, Andy Serkis …
Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie è il nuovo, molto acclamato, capitolo del reboot del glorioso franchise che conferma la tendenza della nuova fantascienza a portare sullo schermo futuri distopici dove la vera minaccia alla Terra è l’uomo.
Matt Reeves è un regista innamorato dichiarato della sci fi per dir così classica: il messaggio che il suo film manda è chiarissimo: sono le scimmie gli essere che hanno a cuore il Pianeta, il futuro, le relazioni (famiglia compresa): l’uomo è fondamentalmente un nemico, degno soltanto della parti più semplici della sceneggiatura.
Va detto che, 3D a parte, Apes Revolution è una meraviglia tecnologica: non una sola scimmia del film è reale: nella performance-capture ha utilizzato 35 persone per ogni unità, una serie di circa 50 telecamere dedicate, più altre 8 per la cattura d’ambiente, costantemente accese su qualsiasi cosa che coinvolgesse uno dei primati.
L’inizio del film, una sorta di documentario sui primati totalmente creato con la tecnologia digitale è in questo senso straordinario.
A dominare la scena è Caesar, cui dà vita Andy Serkis, il più grande specialista del cinema internazionale.
E’ un personaggio complesso, un leader pieno di carisma e saggezza e tormenti per il futuro che deve misurarsi con la guerra, con l’insensatezza dell’uomo e di alcuni suoi simili.
Il che permette di mettere in scena spettacolari scene di guerra anche se poi sembra che il vero interesse del regista sia raccontare i conflitti interiori del protagonista.
Sul fronte degli umani spiccano Jason Clarke, il nuovo alleato di Caesar, e il guerrafondaio governatore della colonia di San Francisco interpretato da Gary Oldman.
Paolo Biamonte
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