La Storia di Zatoichi (1962)

Aggiornato il Novembre 14, 2013 da Il Guru dei Film

zatoichiIl primo film della storica saga con protagonista lo spadaccino cieco Zatoichi.

Zatoichi è un massaggiatore cieco con un’abilità nascosta, quella di essere uno spadaccino formidabile. Il ricco boss Sasagawa conosce le doti dell’apparente innocuo massaggiatore, anche per questo lo invita a soggiornare presso il suo villaggio, Zatoichi risulta ben disposto visto la servile accoglienza. Ben presto si scopre il vero fine del boss, coinvolgere Zatoichi nello scontro con un clan rivale che ha fatto giungere un valoroso e temibile samurai come rinforzo.

Ci sono opere che segnano un genere e lo rendono riconoscibile, “La Storia di Zatoichi” è uno di questi, un titolo fondamentale che ha il merito di sancire la nascita di una delle icone più amate del cinema delle arti marziali: Zatoichi, lo spadaccino cieco. “La Storia di Zatoichi” apre una serie lunga ben 26 film che attraversa un arco di quasi 40 anni, l’ultimo capitolo è del 1989, basata su un personaggio letterario creato da Ken Shimozawa e impersonato, in tutti gli episodi, dal mitico Shintaro Katsu, morto nel 1997 a 65 anni. Nel 2003 Takeshi Kitano ha diretto e interpretato quello che viene considerato il 27° film della serie, una sorta di reboot omaggio riuscitissimo e imperdibile.

 

“La Storia di Zatoichi” è anche un film del regista Kenji Misumi, un gigante del cinema action giapponese, negli anni successivi si rende fautore di altre serie marziali leggendarie: “Hanzo The Razor” e, soprattutto, “Lone Wolf and Cub”. Il film pone le prerogative dell’intera saga, la pedina centrale è Zatoichi lo scacchiere l’intero Giappone, il massaggiatore cieco vaga lungo il paese andando verso le avventure e gli incontri più disparati. La menomazione fisica dell’eroe produce una serie di situazioni e comportamenti che lo pongono spesso in posizioni di vantaggio, privilegiate, la maggior parte delle persone che incontrano il massaggiatore cieco infatti ignora che l’uomo, oltre a essere un micidiale assassino, è anche di una sagacia difficilmente riscontrabile. Zatoichi appare un solitario non tanto per il suo handicap ma per il disprezzo che in fondo prova per gli uomini che lo circondano, stupidi nei loro comportamenti e ancora più ciechi di un vero non vedente.

 

zatoichi

Bellissima in questo senso la prima apparizione dell’eroe in una bisca in cui si inserisce per scommettere dei soldi, gli stolti che pensano di approfittare della cecità dell’uomo scoprono presto di essere solo degli squallidi individui, raggirati dalla loro stessa ingordigia e ignoranza. “La Storia di Zatoichi” è un film in bianco e nero del 1962 con protagonista un massaggiatore cieco, si riteneva nei tempi del feudalesimo giapponese di utilizzare uomini ciechi per massaggiare le persone in modo che non scorgessero i corpi nudi, il film è uno dei migliori esempi del genere Chanbara (o Chambara), dal clangore delle spade, e del cosiddetto Jidai-geki, film ambientati nel periodo storico dell’era Tokugawa che hanno nei samurai la figura più riconosciuta.

 

 

Shintaro Katsu è memorabile, ironico e carismatico nell’interpretazione di Zatoichi, lo spadaccino (nascosto) deve vivere alla giornata e coglie al volo l’invito di una sua vecchia conoscenza, un boss locale arrogante e avido che lo metterà suo malgrado contro a dei nemici che non vuole combattere. Le parti migliori di “La Storia di Zatoichi” sono le sotto-trame che vedono Zatoichi interagire con il samurai assoldato dal clan rivale, un rapporto di amicizia e rispetto gravato dall’osservanza dei rispettivi doveri e una tormentata storia con una ragazza che sintetizza lo stato doloroso delle donne nel Giappone del passato. Gli scontri marziali sono ridotti all’osso ma sono memorabili: il primo nella foresta sotto i raggi di luna, un duello finale sopra un ponte di legno invece si conclude con un pianto in gola. Bellissimo. Un classico.

 

Titolo Originale: “Tale of Zatoichi” (intern.)
Paese: Giappone
Rating: 9/10